Tutto quello che bisogna fare dopo il rogito
Cosa fare dopo il rogito. Dopo il rogito, la felicità dell’acquisto della nuova casa può far dimenticare che in realtà le cose da fare sono ancora tante. Per cui meglio organizzarsi e procedere all’adempimento dei restanti obblighi e formalità da espletare per potersi godere la nuova casa in tutta tranquillità. Ovvio che gli adempimenti richiesti al compratore sono superiori e in un certo senso più impegnativi rispetti a quelli a cui deve provvedere il venditore. In ogni caso niente paura, fate una bella lista e procedete.
Tutto quello che deve fare il compratore dopo il rogito
Dopo la firma del rogito notarile il compratore, ancora emozionato dalla novità di essere diventato proprietario di un immobile, non ha concluso con il contratto tutte le pratiche legate al nuovo acquisto. Sono tante le cose ancora da fare. Vediamole insieme, senza dimenticare di chiedere, trascorso un mese dal rogito, di chiederne una copia di questo atto pubblico al notaio.
=> Registrazione del rogito
Trasferimento della residenza
Senza dubbio è la prima cosa da fare quando si compra casa. Per farlo è sufficiente rivolgersi all’Ufficio Anagrafe del Comune in cui è sito l’immobile e presentare domanda per il trasferimento della residenza, che può essere fatto per tutta la famiglia. L’importante infatti è che a presentare la richiesta sia un maggiorenne. Per adempiere a questa formalità è necessario munirsi della carta d’identità in corso di validità, del codice fiscale, della patente di guida e della carta di circolazione del veicolo intestato al richiedente.
L’art. 1 della legge n. 1228/1954 contenente l” Ordinamento delle anagrafi della popolazione residente” prevede infatti che “Nell’anagrafe della popolazione residente sono registrate le posizioni relative alle singole persone, alle famiglie ed alle convivenze, che hanno fissato nel Comune la residenza (…)”. Il trasferimento della residenza è fondamentale non solo per consentire al Comune di effettuare i dovuti controlli sulla popolazione residente, ma anche al fine di beneficiare delle agevolazioni previste per la prima casa, che richiedono l’obbligo di provvedere al trasferimento della residenza entro 18 mesi dal rogito notarile.
Dichiarazione Imu
La dichiarazione prevista ai fini Imu deve essere presentata in Comune entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si è preso possesso del nuovo immobile, precisando che la prima imposta non è dovuta se l’immobile acquistato costituisce prima casa in cui viene fissata la propria residenza e il luogo di abitazione abituale. Imposta dovuta invece se si tratta di una seconda casa o se in questo nuovo immobile viene fissato il proprio domicilio.
Denuncia Tari
La Tari è la tassa a cui sono soggetti tutti i soggetti che possiedono o detengono aree che producono rifiuti. Importante, prima di dichiarare i dati del nuovo immobile, recarsi nel precedente Comune di residenza per informarlo del trasferimento. In questo modo di evita si incorrere nel rischio di dover pagare la tassa sui rifiuti del precedente immobile e di quello appena acquistato.
Comunicazione all’amministratore
Chi ha acquistato un’unità immobiliare all’interno di un condominio deve consegnare il foglio di avvenuta stipula che rilascia il notaio una volta concluso il rogito, all’amministratore condominiale. In questo modo l’amministratore potrà iscrivere il nuovo proprietario nell’anagrafe del condominio, effettuare a lui tutte le comunicazioni e le convocazioni assembleari, consegnare il regolamento e le tabelle millesimali.
Voltura delle utenze
La voltura delle utenze del gas e dell’energia elettrica sono tra le prime cosa da fare. La voltura è più conveniente del subentro, basta comunicare i dati del precedente proprietario, il codice cliente e l’ultima lettura del contatore al gestore che si occupa della fornitura. Il subentro invece, che comporta la chiusura del contatore precedente e la riattivazione, è una procedura più costosa.
Canone Rai
Da qualche tempo il canone si paga nella bolletta dell’energia elettrica, per cui non è necessario fare alcuna comunicazione, anche se con l’acquisto della nuova casa si è cambiato gestore. Del canone si occuperanno il nuovo e vecchio fornitore di energia, calcolando ognuno l’importo del canone per il periodo di rispettiva competenza.
Tutto quello che deve fare il venditore dopo il rogito
La vita di chi vende è decisamente più facile dopo il rogito. Il venditore infatti ha decisamente meno obblighi da rispettare. Vediamo quali.
Comunicazione di cessione di fabbricato
Questa comunicazione, da inoltrare alla Questura o ai Vigili Urbani se nel Comune non ha sede l’autorità di pubblica sicurezza, deve essere fatta (ai sensi dell’art. 12 del Dl n. 59/1978, convertito nella legge n. 191/1978) se la vendita è stata effettuata a cittadini extracomunitari (art. 7 Dlgs n. 286/1998) entro 48 ore dalla vendita, utilizzando un modulo apposito in cui devono essere indicati i dati dell’acquirente.
Pagamento delle tasse residue
La vendita di un immobile comporta anche l’obbligo di estinguere, per il periodo in cui si è avuto il possesso, il pagamento delle tasse che gravavano sull’immobile come Imu, Tasi e Tari, tranne ovviamente i casi in cui il venditore sia esente.
Disdetta utenze
A fronte della decisione del nuovo acquirente di procedere al subentro o alla voltura nei vecchi contratti di fornitura di gas, luce, telefono e acqua, il venditore deve o meno provvedere a comunicare formale disdetta ai precedenti gestori.
Comunicazione all’amministratore di condominio
Il venditore deve comunicare i dati dell’acquirente all’amministratore affinché possa essere addebitate allo stesso le spese condominiali, avendo l’accortezza di provvedere al saldo di quelle a suo carico e anche solo deliberate, fino al rogito, salvo diverso accordo con il compratore.
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ROGITO: COS’È E COSA DEVE CONTENERE
Il rogito è un atto pubblico redatto dal notaio, che conferisce pubblica fede a quanto avviene in sua presenza. Utilizzato per formalizzare principalmente gli atti di compravendita immobiliare, il rogito deve avere un contenuto ben preciso, come previsto dall’art. 51 della legge sull’ordinamento del notariato n. 89/1913.
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Le responsabilità del notaio per il rogito non si realizzano solo per inadempimenti legati al momento della pura redazione dell’atto. Il notaio infatti è tenuto a tutta una serie di controlli e adempimenti preventivi e successivi alla redazione dell’atto finalizzati a far sì che il rogito realizzi il suo scopo tipico, ovvero il trasferimento dell’immobile in modo sicuro per entrambe le parti.
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Ciao Stefania,
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Grazie e buona giornata
Per la prima casa ,non sono riuscito a fare residenza in 12 mesi,cosa devo fare con il notaio visto che le imposte le o pagate di meno?
Ciao casa.it, sono molto contenta di aver trovato questo articolo che ti infarina di quello che avviene dopo il rogito. È come un’Accoglienza di Buon Principio in un immobile che prima non conoscevi, una parte della tua quotidianità di vita che si è spostata per il libero volo di farfalla su di un’altro punto della terra sempre in esplorazione. Grazie di tutto, la pace del Signore Benedice tutti noi soprattutto nelle piccole cose, ancora Grazie!