Detrazione spese affitto 2020
Nel 2020 sono diversi i soggetti che possono beneficiare delle detrazioni relative ai canoni di locazione. Giovani, lavoratori e studenti fuori sede, famiglie in difficoltà, sono solo alcuni dei destinatari di questa agevolazione fiscale. In tempi di emergenza Covid-19, il decreto Cura Italia ha previsto inoltre un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo per coloro che svolgono attività d’impresa all’interno di botteghe e negozi di categoria catastale C/1.
Destinatari delle detrazioni
La detrazione delle spese d’affitto permette di scaricare il costo dei canoni di locazione:
– ai conduttori che hanno in affitto un immobile destinato ad abitazione principale;
– alle famiglie che pagano l’affitto delle abitazioni dei figli che frequentano l’università fuori sede;
– a coloro che hanno in corso un contratto di locazione a canone concordato;
– alle famiglie a basso reddito;
– ai titolari di contratti di affitto case popolari;
– ai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni a condizione che l’abitazione locata sia diversa da quella dei genitori;
– ai lavoratori che trasferiscono la propria residenza nel Comune in cui lavorano.
Detrazioni spese affitto immobili destinati ad abitazione principale
Le detrazioni previste per chi paga il canone di un immobile che rappresenta la propria abitazione principale variano in base al tipo di contratto stipulato.
Per tutti i contratti di locazione stipulati o rinnovati nel 2017 la detrazione è:
– di 300 euro per chi ha un reddito non superiore a 15493,71 euro;
– di 150 euro per chi è titolare di un reddito compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.
Per detrarre queste spese è necessario indicarle nel Rigo E1, Codice 1 del 730.
Per i contratti di locazione a canone convenzionato la detrazione è:
– di 495,80 euro per redditi che non superano i 15.493,71 euro;
– di 247,90 euro per i redditi compresi tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.
Per detrarre la cedolare secca sugli affitti si deve compilare il Rigo E1, Codice 2 del 730.
Detrazioni spese affitto studenti universitari fuori sede
I canoni di locazione sostenuti nel 2019 dagli universitari fuori sede possono essere detratti nella misura del 19% nei limiti dell’importo di 2.633 euro:
– se il contratto è intestato al genitore per il figlio a carico, a questo genitore spetta l’intera detrazione;
– se il contratto è intestato al figlio la detrazione spetta nella misura del 50% a ogni genitore.
La detrazione è possibile solo se:
– l’immobile in cui abita lo studente si trova nello stesso comune in cui ha sede l’Università o in un comune limitrofo;
– l’immobile si trova ad almeno 100 km di distanza rispetto al comune di residenza o in un’altra provincia.
La detrazione è prevista per i contratti privati, per quelli di ospitalità, per gli atti di assegnazione in godimento o in locazione disposti da enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari, Onlus e cooperative.
Dal punto di vista pratico, l’importo dei canoni di locazione sostenuto per i figli studenti e dagli studenti universitari fuori sede deve essere indicato all’interno del Quadro E, righi E8-E10 con il codice 18 del modello 730. Nel modello Unico invece occorre indicare l’importo nel Quadro RP, rigo RP18.
Detrazione spese affitto famiglie in difficoltà
La detrazione Irpef per le famiglie a basso reddito, che pagano l’affitto per l’abitazione principale, è prevista nelle seguenti misure:
– 300 euro per famiglie con reddito che non supera i 15.493,71 euro;
– 150 euro per famiglie con reddito superiore a 15.493, 71 e inferiore a 30.987,41.
La detrazione deve essere indicata nel Quadro E71-E72 del 730, nel rigo RP71-RP72 del modello unico.
Detrazioni titolari contratti affitto alloggi popolari
Chi paga l’affitto di un alloggio popolare può detrarre:
– 900 euro se ha un reddito che non supera i 15.493,71;
– 450 euro se il reddito è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987, 41.
Nel modello 730 la detrazione deve essere indicata nel Rigo E1, Codice 4, nel modello unico nel rigo E71 Codice 4.
Detrazione spese affitto giovani 20-30 anni
La detrazione delle spese di affitto è prevista anche per i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, se l’abitazione locata è diversa da quella dei genitori o di coloro cui sono affidati.
La detrazione spetta solo per i primi tre anni di contratto se il reddito non supera i 15.493,71 ed è prevista per i contratti transitori, per quelli 4+4 e per i 3+2.
Le spese devono essere indicate nel Rigo E1, Codice 3 del 730 e nel rigo RP71-RP72 del modello Unico.
Detrazione spese affitto lavoratori fuori sede
Ai lavoratori che sono costretti a trasferirsi per motivi di lavoro in un comune diverso rispetto a quello di residenza, ad almeno 100 km di distanza o fuori Regione, viene riconosciuta la detrazione delle spese di affitto per i tre anni anteriori a quello in cui viene richiesta.
Per chi ha un reddito che non supera i 15.493,71 euro è prevista una detrazione di 991,60, mentre per chi ha un reddito superiore ai 15.493,71 euro fino a 30.987,41 euro la detrazione è di 495,80.
Le spese d’affitto devono essere indicate nel rigo E72 del 730 e nel rigo RP71-RP72 del Modello Unico.
Credito d’imposta Coronavirus
Il decreto Cura Italia n. 18/2020 all’art. 65 prevede “un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1” ai soggetti che esercitano attività d’impresa.
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Chiedo come dimostrare che avere un alloggio è una necessità e non una scelta.
Per chi vive e studia in città collegate direttamente da un treno o un pullman è più semplice percorrere tratte superiore ai 100 km.
Per sbaglio hanno fatto a mia figlia che iscritta all’università affitto con cedulare secca posso scaricare lo stesso irpef?
Buongiorno,
vorrei sapere se posso detrarre il canone dell’immobile pur essendo una casa popolare.
Grazie.