Cos’è la norma Uni 10200
Negli ultimi anni si è assistito a notevoli e rilevanti modifiche in materia di termoregolazione e contabilizzazione del calore, nonché di ripartizione delle spese di riscaldamento in condominio.
In questo contesto, ancora in evoluzione, ha trovato collocazione la UNI 10200, ovvero la norma tecnica che stabilisce i principi per l’equa ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria in edifici di tipo condominiale provvisti o meno di dispositivi per la contabilizzazione dell’energia termica.
Efficienza energetica: l’evoluzione normativa
La Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 ha stabilito un quadro comune circa la promozione dell’efficienza energetica, gettando le basi per i futuri interventi degli Stati membri, tra cui il conseguimento entro il 2016 di un obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari al 9%, da raggiungere attraverso misure che migliorassero l’efficienza energetica e consentissero l’uso razionale dell’energia.
Con il d.lgs. n. 102/2014 (poi integrato dal d.lgs. n. 141/2016) l’Italia ha recepito la direttiva imponendo, per ridurre gli sprechi, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di calore e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento.
Lo scopo è, non solo, quello di migliorare l’efficienza energetica, ma anche di rimuovere ostacoli e inefficienze nel mercato dell’energia, per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico.
Norma UNI 10200: l’obiettivo
In tale contesto si è inserita la UNI 10200, norma tecnica elaborata dalla Commissione Tecnica del CTI (Comitato Tecnico Italiano) per supportare le disposizioni sulla ripartizione delle spese e resa cogente dal menzionato d.lgs. n. 102/2014.
La norma fissa i criteri e le indicazioni per ripartire in maniera corretta ed equa la spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria negli edifici di tipo condominiale dotati di impianti termici centralizzati.
In particolare, si mira a regolare il calore generato dai termosifoni in ogni singola unità immobiliare del condominio, consentendo così di ridurre gli sprechi energetici e far pagare a ogni utente quanto effettivamente consumato. Il termine per l’istallazione di termovalvole e contabilizzatori era inizialmente fissato entro fine 2016, ma è stato prorogato al 30 giugno 2017.
Nel 2018 la norma UNI 10200 è stata revisionata e aggiornata per risolvere alcuni dubbi e criticità della precedente versione e per fornire maggiori chiarimenti su come ripartire i casi più complessi di edifici composti da più fabbricati.
=> Riscaldamento: date, fasce orarie, zone climatiche e obblighi
Contabilizzazione del calore: la deroga
In materia di contabilizzazione del calore, dunque, è alla norma UNI 10200 che bisogna fare riferimento. È tuttavia possibile derogarvi, ad esempio, quando dalla relazione di un tecnico specializzato emerga la non fattibilità tecnica o la convenienza economica dell’intervento.
Ancora, laddove siano comprovate, tramite apposita relazione tecnica asseverata (e conseguentemente approvata in assemblea condominiale), differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le unità immobiliari costituenti il condominio o l’edificio polifunzionale superiori al 5%, è possibile derogare all’applicazione della norma UNI 10200, suddividendo l’importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica.
In tali casi, i condomini potranno liberamente scegliere il sistema di contabilizzazione più adatto alle proprie esigenze collettive.
=> I consigli per scaldare al meglio la casa evitando sprechi
Consumi volontari e involontari
La contabilizzazione del calore consente a ogni condòmino di scegliere quanto consumare e pagare esattamente per il consumo effettuato. In pratica, ciascun utente paga in base a quanto effettivamente registrato, senza che le sue scelte gravino sugli altri inquilini.
Per questo la norma UNI 10200 distingue i costi dell’energia tecnica prodotta in relazione a due componenti, a loro volta correlate a due tipologie di consumi: da un lato vi sono i consumi volontari di calore nelle singole unità immobiliari, che dipendono dall’azione degli utenti di attivare i dispositivi di termoregolazione (valvola termostatica o termostato); dall’altro, invece, vi sono i consumi involontari, ovvero indipendenti dall’azione degli utenti e sostanzialmente collegati alle perdite della rete di distribuzione.
Ai consumi volontari, che vanno ripartiti in base alle indicazioni (letture) fornite dai dispositivi che effettuano la contabilizzazione del calore (es. contatori, ripartitori, ecc.), è correlata una quota variabile del costo; ai consumi involontari, calcolati e ripartiti tramite la “nuova tabella millesimale del riscaldamento” (realizzata in base ai criteri della UNI 10200), è invece correlata una quota fissa.
Pertanto, l’utente che ha spento per tutto l’inverno il riscaldamento oppure sia distaccato dall’impianto centralizzato dovrà ugualmente pagare le spese involontarie (e la rispettiva quota fissa) secondo la nuova tabella millesimale del riscaldamento di cui alla norma tecnica UNI 10200.
=> Classe energetica di una casa: cos’è?
Diagnosi energetica del condominio
Interconnesso con la normativa UNI 10200 recentemente aggiornata e con l’obbligo di ripartire i consumi secondo i criteri da questa stabilita è la c.d. diagnosi energetica degli edifici.
Si tratta di una procedura finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, utile per calcolare in maniera approfondita il fabbisogno energetico di ogni appartamento e dell’intero stabile, anche allo scopo di definire possibili soluzioni di riqualificazione energetica.
La diagnosi energetica presuppone una rilevazione suddivisa in tre fasi, a partire da un sopralluogo e da una perizia tecnica alla centrale termica, negli appartamenti e presso gli spazi comuni dello stabile. Possono effettuare la diagnosi energetica solo imprese e tecnici qualificati, previa approvazione di tali interventi da parte dell’assemblea di Condominio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
per incrementare il risparmio gas per riscaldamento nella prossima stagione 2022 23 non sarebbe opportuno rivedere la norma UNI 10200 non penalizzando come attualmente avviene il consumo involontario che è pari al 30% del consumo volontario
Più il vicino consuma più io pago anche se consumo poco o nulla