Drop City: nuovo progetto di rigenerazione urbana di Milano
Dropcity è un nuovo centro per l’architettura e il design che nascerà lungo via Sammartini a Milano, all’interno dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale. Il progetto è un’iniziativa nata da un’idea dell’architetto Andrea Caputo con l’obiettivo di istituire un luogo di aggregazione e di dibattito sull’Architettura, il Design e la città contemporanea.

Credito fotografico Delfino Sisto Legnani
Si chiama Drop City il progetto di recupero e rifunzionalizzazione dei Magazzini Raccordati ideato dall’architetto Andrea Caputo che mira a realizzare un nuovo distretto legato all’architettura e al design negli spazi ora inutilizzati della Stazione Centrale su via Sammartini.
Ma cos’è Drop City? Co-working per architetti e designer, spazi di ristorazione, ma soprattutto servizi di interesse pubblico come una Biblioteca dei materiali, spazi didattico-espositivi e laboratori di fabbricazione digitale che, grazie ad un accordo con l’Amministrazione comunale, saranno aperti al pubblico in alcuni giorni della settimana o messi a disposizione, non solo dei professionisti del settore, ma anche di studenti e studentesse a prezzi calmierati.

Credito fotografico Delfino Sisto Legnani
Solo a Milano città esercitano la professione circa 12.000 architetti, mentre sono 15.000 gli studenti iscritti a istituti pubblici o privati. L’obiettivo è quello di mettere a sistema il loro potenziale per un modello di quartiere inedito: un luogo dove svolgere la professione, esercitare attività di ricerca, sperimentare nuovi materiali e tecnologie, approfondire la didattica e potenziare il dibattito sull’architettura contemporanea in città.
Il progetto prevede il recupero architettonico attraverso un intervento di risanamento conservativo degli ex depositi ferroviari degli anni Trenta di via Sammartini per circa 10.000 metri quadrati di superficie suddivisi in 28 tunnel.
Il modello di sviluppo prevede la compresenza di attività distinte ma complementari, quali co-working (circa 4.000 metri quadrati), laboratori (2.700 metri quadrati) che consentiranno l’utilizzo di macchinari e materiali innovativi oltre a strumenti di stampa 3D, spazi didattico-espositivi (quasi 1.300 metri quadrati) e servizi in grado di catalizzare l’attenzione anche durante eventi temporanei, come la Milano design week.

Credito fotografico Delfino Sisto Legnani
Inoltre, nei Magazzini riqualificati troverà spazio una materioteca e una biblioteca con libri e riviste specializzate, accessibile anche al quartiere.
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