Contratto d’affitto studenti universitari
Il contratto d’affitto per studenti universitari è una tipologia contrattuale pensata e prevista per andare incontro alle esigenze abitative di quanti, per motivi di studio, sono costretti a trasferirsi dal luogo di residenza.
Questo tipo di contratto può essere stipulato a canone libero o concordato, con o senza l’assistenza delle associazioni di categoria.
Vediamo come viene calcolato il canone, quale modello utilizzare per la sua redazione e quali peculiarità presenta.
Il contratto di affitto per studenti universitari concordato
Come previsto dall’art. 3 del DM 16 gennaio 2017 (che ha innovato la materia, prevedendo la possibilità, anche nei comuni privi di alta tensione abitativa, di stipulare contratti concordati) nei Comuni in cui hanno sede università, corsi universitari distaccati, di specializzazione e istituti d’istruzione superiore, così come in quelli limitrofi, se il conduttore, residente in un altro comune, è iscritto ad un corso di laurea o di formazione post laurea, come master, dottorato, specializzazione o corsi di perfezionamento, può convenire con il locatore la stipula di specifici accordi. Si tratta dei contratti transitori previsti appositamente per studenti universitari della durata minima di sei mesi, fino a tre anni, rinnovabili alla prima scadenza, a meno che il conduttore non dia disdetta comunicandola al locatore almeno un mese e non oltre tre mesi prima della scadenza.
Questi tipi di contratti possono essere sottoscritti sia dallo studente singolo che da gruppi di studenti o dalle aziende per il diritto allo studio, in linea a quanto previsto dal comma 3 dell’art 5 della legge n. 431/1998, che contempla i contratti di locazione di natura transitoria. In virtù di tale disposizione i comuni in cui sono presenti sede di università o di corsi universitari distaccati, eventualmente d’intesa con comuni limitrofi, hanno la facoltà di promuovere specifici accordi locali per definire contratti-tipo relativi alla locazione di immobili ad uso abitativo per studenti universitari. Accordi a cui partecipano, oltre alle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative anche le aziende per il diritto allo studio, le associazioni degli studenti, le cooperative e gli enti non lucrativi che operano nel settore.
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Il canone di locazione dei contratti per studenti universitari
I canoni di locazione di questi contratti di affitto per studenti universitari sono definiti da precisi accordi locali, in base ai valori stabiliti per aree omogenee, all’interno delle quali possono essere individuate zone di particolare pregio o degrado. L’accordo inoltre può tenere conto anche, nello stabilire aumenti o diminuzioni dell’importo del canone, della durata del contratto.
Contratti assistiti
Nel definire il valore del canone effettivo tra valore minimo e massimo delle fasce di oscillazione, le parti contrattuali, assistite, su loro specifica richiesta, dalle rispettive associazioni di categoria (proprietari immobiliari e inquilini) tengono conto anche dei seguenti aspetti:
– il tipo di alloggio
– lo stato di manutenzione dell’alloggio e dell’intero edificio in cui è collocato
– pertinenze immobiliari come box auto, area parcheggio, cantina
– zone comuni, come aree verdi, cortili, impianti sportivi, ecc.
– particolari dotazioni tecniche come l’ascensore, impianti di condizionamento d’aria,
installazioni per il riscaldamento, ecc.
– presenza di mobilio e accessori
Contratti non assistiti
Può accadere però che i contraenti non vogliano farsi assistere dalla rispettive associazioni di categoria. In questo caso si parla si contratti non assistiti per i quali, come previsto dall’art. 3 comma 5 del DM 16 gennaio 2017, gli accordi definiscono come le parti devono effettuare l’attestazione “con assunzione di responsabilità, da parte di almeno una organizzazione firmataria dell’accordo della rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.”
Ne consegue che le parti non sono obbligate a farsi assistere nella stipula di questi contratti dalle rispettive associazioni di categoria, l’importante però è che almeno una delle due certifichi che il contenuto normativo ed economico del contratto di locazione è conforme all’accordo territoriale.
Modello contratto d’affitto studenti universitari
Per i contratti d’affitto a canone concordato per studenti universitari il Dm 16 gennaio 2017 ha stabilito, all’art. 4, comma 4 che si deve utilizzare il modello contrattuale approvato ai sensi dell’art 4 bis della legge n. 431/1998, che rappresenta l’allegato C di detto decreto.
Modello contrattuale in cui le parti sono tenute ad indicare, tra le solite condizioni contrattuali (generalità dei contraenti, descrizione dell’immobile, importo del canone e modalità di versamento, durata della locazione e ricevimento della attestazione di prestazione energetica), la natura transitoria dell’accordo in considerazione della espressa esigenza di studio del conduttore, che deve essere uno studente fuori sede iscritto a un corso presso l’università locale.
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