Wood Architecture Prize by Klimahouse: i vincitori
Premiate a Klimahouse le opere architettoniche realizzate in legno e dall’elevato grado di efficienza energetica.

Wood Architecture Prize 2024-FotoMarcoParisi
L’utilizzo virtuoso delle materie prime, il ricorso a tecniche di costruzione rispettose dell’ambiente, la leva delle nuove tecnologie per efficientare i consumi energetici senza rinunciare al comfort. Sono alcuni dei parametri di giudizio seguiti dalla giuria del “Wood Architecture Prize” by Klimahouse, il primo premio nazionale per l’architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano con la partnership scientifica del Politecnico di Torino, dell’Università Iuav di Venezia ed in collaborazione con PEFC Italia, giunto alla seconda edizione.
In occasione dell’evento di premiazione, nella seconda giornata di Klimahouse, sono stati annunciati i progetti vincitori nelle diverse categorie:
Il premio “Architettura privata” è stato assegnato a Casa del custode (BO) – Studio Camilla De Camilli.
Una struttura a padiglione semplice, modulare, basata sul sapiente accostamento di tre soli elementi: la struttura intelaiata lignea, i pannelli in vetro e il pavimento in graniglia veneziana.

Casa del Custode_Foto credits Camilla De Camilli e Martino Stelzer

The Hermitage_Foto credits Anna Positano, Gaia Cambiaggi, Studio Campo
Il premio per l’“Architettura pubblica” è stato assegnato ad Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol (VE), Arbau studio, in ex equo con Roberto Rocca Innovation Building (MI), Studio Taidelli.
Il primo è una sapiente riqualificazione di ex baraccamenti militari privi di alcun pregio, il secondo è un’opera di grandi dimensioni che utilizza la struttura lignea a vista, in combinazione con altri materiali.

Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol_Foto credits Colin Dutton, Orazio Pugliese, Nicoletta Boraso

Roberto Rocca Innovation Buildings_Foto credits Giovanni Hanninen
La menzione speciale trasversale per un progettista under 35 è andata al progetto The Hermitage (PC) – llabb Architettura Arch. Federico Robbiano e Arch. Luca Scardulla.
Un “cabanon” concepito come spazio minimo, risolto con cura nell’equilibrato ancorché non scontato disegno dei dettagli.
La giuria, presieduta dall’ Arch. Manuel Benedikter dell’omonimo Studio e composto dall’ Arch. Sandy Attia dello Studio MoDus Architects, dal Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino, dall’Arch. Mauro Frate dello Studio MFA Architects e Professore Iuav, dall Professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, dal Prof. Paolo Simeone del Politecnico di Torino e da Luca Gibello, Direttore de Il Giornale dell’Architettura, ha assegnato inoltre tre menzioni speciali:
- Al progetto A.I.D.I Accoglienza in dispensa (BA) – Mixtura Studio – Arch. Cesare Querci

AIDI Accoglienza in dispensa_Foto credits Cesare Querci
- Al progetto Casa Zero (AQ) – Outstudio Architetture – Arch. Alberto Giobbi

Casa Zero_Foto credits Vito Corvasce
- Al progetto Rifugio Passo Santner (BZ) – Arch. Lukas Tammerle e Arch. Paul Senoner

Rifugio Passo Santer_Foto credits Lukas Schaller, Fabian Dalpiaz
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