Banca d’Italia: consumi in ripresa, crescita moderata
La spesa per consumi avrebbe continuato a espandersi a un ritmo modesto nei primi mesi di quest’anno, sospinta soprattutto dalla componente dei beni durevoli. Rimane complessivamente stabile la propensione al risparmio, che si colloca su valori molto inferiori a quelli del decennio pre-crisi.
Gli indici della fiducia dei consumatori sono lievemente scesi nella media del primo trimestre del 2017, dopo l’aumento osservato alla fine dell’anno precedente.
Nel quarto trimestre del 2016 la spesa delle famiglie, al netto delle oscillazioni particolarmente accentuate degli acquisti delle istituzioni sociali senza scopo di lucro, è cresciuta dello 0,2 per cento, in linea con i trimestri precedenti.
All’accelerazione degli acquisti di beni durevoli (1,1 per cento) e, in misura più contenuta, di quelli di servizi (0,3 per cento) si sono contrapposte la flessione della spesa in beni semidurevoli (-0,8 per cento) e la sostanziale stazionarietà per quelli non durevoli (0,1 per cento).
La spesa delle famiglie cresce soprattutto per i beni durevoli
Nonostante la flessione dell’ultimo trimestre, il reddito disponibile delle famiglie, valutato in termini reali, è aumentato dell’1,6 per cento nel complesso del 2016 (0,8 nel 2015).
La propensione al risparmio rimane stabile, su valori significativamente inferiori a quelli del decennio pre-crisi (8,6 per cento in media d’anno e 8,0 nell’ultimo trimestre).
Il reddito disponibile è aumentato nel 2016
Le informazioni congiunturali più recenti sono coerenti con una moderata crescita dei consumi anche nel primo trimestre di quest’anno.
In marzo l’indice del clima di fiducia dei consumatori è lievemente aumentato; nella media del primo trimestre è lievemente sceso rispetto al periodo precedente, soprattutto a seguito del peggioramento dei giudizi sulle attese relative alla situazione economica del Paese; sono invece migliorate le valutazioni sull’opportunità attuale di risparmio.
Nei primi tre mesi del 2017 si è rafforzata la crescita delle immatricolazioni di autoveicoli, salite del 6,9 per cento su base congiunturale dopo aver registrato un incremento del 15,4 per cento nel complesso del 2016; le vendite al dettaglio hanno invece segnato un lieve calo nei tre mesi terminanti in febbraio.
Nel quarto trimestre del 2016 il debito delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile è rimasto pressoché invariato, al 61,7 per cento, mantenendosi ben al di sotto di quello medio dell’area dell’euro (95,0 per cento circa alla fine di settembre).
Nello stesso periodo i tassi di interesse sui nuovi mutui sono rimasti stabili su livelli minimi nel confronto storico.
Il credito al settore privato è sostenuto sia dal basso livello dei tassi di interesse sia dalle più favorevoli prospettive dell’economia; la dinamica dei prestiti alle imprese e le politiche di offerta restano tuttavia differenziate tra settori di attività economica e classe dimensionale.
La qualità del credito delle banche italiane continua a beneficiare del miglioramento del quadro congiunturale.
La crescita dei prestiti alle famiglie si è rafforzata
Nei tre mesi terminanti in febbraio la dinamica del credito al settore privato non finanziario si è lievemente rafforzata (1,4 per cento) .
I finanziamenti alle famiglie hanno accelerato (2,7 per cento, al netto dei fattori stagionali e in ragione d’anno), sostenuti anche dalla crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni (2,9 per cento).
Salva