Attenti a quei loft
Interessante l’articolo uscito sabato scorso su Milano Finanza e che parla delle insidie che si nascono dietro le operazioni che riguardano loft immobiliari. Seppur affascinanti per lo stile e per le atmosfere che rievocano, in realtà se non adattati bene alla nuova destinazione si abitazione, possono nascondere insidie antipatiche.
Spesso infatti si tratta di ex laboratori o magazzini, accatastati come C/3 o C/2 e dunque non considerabili come abitazioni. Acquistarli significa quindi non poter aver accesso alle agevolazioni fiscali che invece sono in vigore quando si compra una Prima casa.
Di conseguenza l’immobile non sarà esente da Ici, non sarà possibile scaricare gli interessi passivi pagati per il mutuo (il 19% fino a un massimo di 4 mila euro), per non parlare del fatto che di prassi per comprare questo tipo di immobili le banche accordano mutui più bassi: fino al 60% del valore e non fino all’80%.
Al di là del fronte fiscale, però, le problematiche maggiori derivano proprio dal fatto di essere accatastati come C/3 o C/2, spesso non abitabili. Oggi effettuare il cambio di destinazione d’uso non è cosa facile. Anzi, è sempre più difficile riuscire a ottenere le autorizzazioni. E abitare spazi non autorizzati significa incappare in multe pari anche al 100% del valore della superficie occupata.