Morto Arata Isozaki, l’archistar che progettò la Torre Allianz di Milano e il PalaOlimpico di Torino
Morto Arata Isozaki, l’archistar giapponese che progettò, tra le altre cose, la Torre Allianz di Milano e il PalaOlimpico di Torino.
Si è spento a Tokyo all’età di 91 anni Arata Isozaki, architetto giapponese tra i più noti al mondo.
Isozaki si laurea all’Università di Tokyo nel 1954, qui conosce Kenzō Tange di cui diventa allievo e collaboratore. Nel 1963 fonda il suo studio, “Arata Isozaki Atelier”, oggi chiamato “Arata Isozaki & Associates”. L’architetto giapponese nel 1986 vince la medaglia d’oro del RIBA – Royal Institute of British Architects. Nel 2019 vince il Pritzker Prize, il più importante riconoscimento internazionale per l’architettura.
Sono oltre cento le sue opere diffuse in tutto il mondo, dal Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles al il Palau Sant Jordi di Barcellona per i Giochi del 1992 dagli uffici della Disney a Orlando, al Museo Nazionale della Civiltà Egizia al Cairo.
In Italia l’archistar è conosciuta per aver realizzato il PalaOlimpico di Torino, oggi PalaAlpitour, per le XX Olimpiadi invernali del 2006, e per la Torre Isozaki (anche detta Torre Allianz o Il Dritto) di Milano, grattacielo nel quartiere CityLife che con i suoi 209 metri è il secondo edificio più alto d’Italia dopo la Torre Unicredit, sempre a Milano e considerato uno dei grattacieli più belli del mondo.
Era membro del Building Council del Giappone, socio onorario dell’Accademia Tiberina a Roma e dell’Istituto Americano degli Architetti, membro onorario del Bund Deutscher Architekten, Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese.
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