Boeri presenta lo Stadio-Bosco, il nuovo San Siro, un polmone verde per la città di Milano
Stefano Boeri ha presentato il suo progetto per il nuovo stadio San Siro di Milano, sarà uno “Stadio-Bosco” con gli alberi sopra gli spalti e a dimensione familiare.

Crediti: The International Forest Stadium – Stefano Boeri Architetti
Nel corso del dibattito pubblico relativo al nuovo stadio San Siro l’architetto Stefano Boeri ha presentato la sua proposta: l’International Forest Stadium. Si tratta un uno stadio con un bosco sugli spalti e a dimensione familiare.
Dal punto di vista urbanistico, lo Stadio sorgerebbe all’interno dell’ampio sistema di “Sport and leisure district” di oltre 800 ettari che renderebbe il quartiere di San Siro un’eccellenza unica in Europa. Elemento cardine del progetto – e punto di innovazione rispetto al bando di concorso – è lo spostamento del tunnel Patroclo, che consentirebbe di realizzare il nuovo Stadio al centro di un parco pubblico urbano di 4,5 ettari: in questo modo, il nuovo Stadio sarebbe opportunamente distanziato dalle residenze che sorgono attorno all’area, rispettandone le esigenze e garantendone il necessario comfort.

Crediti: The International Forest Stadium – Stefano Boeri Architetti
L’area di progetto comprende inoltre, insieme alla struttura sportiva, una serie di servizi e funzioni pubbliche e semi-pubbliche (uffici, hotel, centro congressi, spazi commerciali).
A livello architettonico, il progetto prevede uno Stadio-Bosco, in cui gli alberi circondino il campo e gli spalti e la natura vivente diventi protagonista dell’esperienza calcistica e di un nuovo paesaggio urbano, per tutti i cittadini.

Crediti: The International Forest Stadium – Stefano Boeri Architetti
Lo Stadio è infatti progettato per ospitare 5.700 metri quadri di superfici verdi orizzontali di copertura, 7.000 mq di facciate verdi con 3.300 alberi e 56.300 arbusti di 70 specie diverse, grazie alle quali si prevede un assorbimento di CO2 pari a 162 tonnellate ogni anno. Un polmone verde per la metropoli e un luogo di connessione verde nel tessuto urbano, in grado di contribuire a ripulire l’aria, assorbire le polveri sottili e mitigare la temperatura del quartiere, grazie alla riduzione dell’effetto “isola di calore” da parte della vegetazione.
Obiettivo del progetto è la riduzione delle emissioni e dei consumi energetici: grazie all’utilizzo di ampie superfici fotovoltaiche e ad un accurato studio sulla gestione delle acque e dei rifiuti, il Forest Stadium punta a diventare un’arena energeticamente autosufficiente e a basso impatto ambientale.
Per quanto riguarda la distribuzione e l’organizzazione funzionale interna, i flussi di spettatori, addetti, sportivi, visitatori e vip, sono ideati per essere facilmente riconoscibili e accessibili, pur sempre separati; lo stadio inoltre integra al suo interno diverse funzioni attrattive per la comunità (aree commerciali, spazi museali, palestre, aree press e vip, bar e ristoranti) spazi di ospitalità flessibili per rendere accessibile lo Stadio il maggior numero di giorni possibile, per diverse occasioni pubbliche. In particolare, elementi identitari del progetto sono la pista di corsa posizionata all’ultimo livello, che offre a tutti gli utenti un luogo di passeggio e di allenamento, e la Torre di Luce, landmark luminoso per le squadre milanesi. Con la Torre della Luce l’obiettivo è rafforzare il modello di “Uno Stadio per Due”, dando risalto al rosso e all’azzurro, i colori delle due squadre che hanno portato il calcio milanese nel mondo: un segno luminoso riconoscibile da lontano e che cambia colore a seconda della squadra in campo – particolarmente cangiante in occasione del “derby della Madonnina”. La torre ospita il museo di entrambe le società calcistiche e, all’apice delle sue guglie, le statue di calciatori e allenatori che hanno costruito la grandezza del calcio milanese.

Crediti: The International Forest Stadium – Stefano Boeri Architetti

Crediti: The International Forest Stadium – Stefano Boeri Architetti
All’interno del parco che circonda il nuovo Forest Stadium, per non dimenticare la gloriosa storia dell’attuale Stadio Meazza, il progetto prevede un memoriale sempre aperto al pubblico, dove si raccolgono storie, leggende, ricordi ed emozioni di un intero secolo.
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Molto Bello, l’unica nota che non si dice per quanti spettatori sia progettato…..
Lo stadio va bene come e’ ora, non ne serve né un altro, ne rifarlo…se volete specularci, costruire i i negozi commerciali al piano terra e adnde a da via dal …..
Chi paga tutto ciò?? È proprio necessario????