Il nuovo volto del Grand Hotel Duchi d’Aosta di Trieste
Si è recentemente concluso il progetto di restyling del Grand Hotel Duchi d’Aosta di Trieste a opera dello studio Egidio Panzera Architect. L’intervento, che ha riguardato la facciata, il ristorante stellato Harry’s Piccolo, il café Harry’s Bar, le camere e gli spazi comuni dello storico albergo di Piazza Unità d’Italia, ha puntato a mantenere l’heritage del luogo introducendo interpretazioni moderne che collocano l’Albergo tra passato e contemporaneità.
I primi spazi oggetto di intervento sono stati quelli del ristorante stellato e del caffè fondato da Giuseppe Cipriani. La filosofia del celebre ideatore del primo Harry’s Bar a Venezia, che vede nell’arte dell’ospitalità la necessità di una semplicità complessa, ha guidato lo studio nel ridare un nuovo volto all’Albergo.
Il secondo intervento in ordine temporale ha riguardato la hall, gli spazi comuni, il corpo scale e sedici camere dell’albergo. Dalla bussola di ingresso, definita da due vetrine lignee che raccontano le eccellenze del Duchi e la vita di Trieste alla splendida hall che accoglie con un sontuoso lampadario in cristallo veneziano.
Il verde, il rosso e il blu, propri degli interni asburgici, sono i colori selezionati per sottolineare la storicità degli spazi e rafforzare la natura elitaria dell’hotel, il cui massimo splendore fu raggiunto durante la dominazione asburgica. Materiali locali e tecniche antiche, come l’uso delle tesate di broccatello veneziano, i marmi Rosso Verona e Fior di Pesco Carnico, i decori manuali delle parti lignee caratterizzano, con eleganza, gli spazi della hall, delle salette laterali e del corpo scale.
Due i concept per le camere. Il primo prevede l’inserimento all’interno del preesistente spazio classicheggiante di ogni camera di uno scrigno contemporaneo: un volume che racchiude cabina armadio e bagno, circoscritto da sottili superfici riflettenti verticali ed orizzontali, che si veste di materiali nobili come le tesate damascate di Rubelli, le carte da parati in fibra di vetro e i mosaici a terra. Le pareti della camera, scandite da cornici in gesso, accompagnano nei toni colore le matericità presenti, i tessuti dei letti, gli imbottiti e le tende di raso Dedar.
Il secondo concept interpreta la complessità creando uno spazio di accoglienza e servizio in contrasto e separato dallo spazio notte. Una porta segreta, celata tra le cornici di gesso della camera, divide i due ambienti. Entrando si viene accolti da uno spazio contemporaneo con superfici materiche preziose: soffitto di legno scuro, pavimento alla veneziana, resine cementizie e soprattutto una parete di marmo (Fior di Pesco Carnico, Port Laurent e Palissandro), i cui colori vengono ripresi nella cabina armadio ricavata in nicchia.
La luce è progettata in modo tale da comporre tre scenografie luminose: luce di benvenuto, messa a notte e relax per far sentire l’ospite a proprio agio, con un’illuminazione indiretta dei soffitti in marmorino, una luce d’accento che sottolinea i quadri alle pareti, dei segni luminosi intorno agli arredi e dei pendenti in vetro soffiato trasparente.
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Qual é o valor que estão pedindo por este hotel ?
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