Rincaro dei mutui: come orientarsi?
Mutui: 5 domande per capire meglio la situazione attuale.
Le tensioni derivanti dalla guerra in Ucraina e l’inflazione stanno avendo effetti sui mutui, una situazione che sta facendo riflettere sia chi vorrebbe richiedere un finanziamento per l’acquisto di una casa, sia chi ha un finanziamento in essere e vuol capire quel che succederà.
Per meglio orientarci e capire quale sia la reale situazione abbiamo incontrato il Professor Giacomo Morri, docente di Real Estate Finance presso l’Università Bocconi e Associate Professor of Practice of Corporate Finance and Real Estate presso SDA Bocconi School of Management, dove è anche Corporate Finance and Real Estate Faculty Deputy.
Qual è l’andamento dei tassi dei mutui da inizio anno a oggi e qual è l’impatto sulle rate?
Il tasso EURIRS, riferimento per i mutui a tasso variabile, è rimasto sostanzialmente invariato. Diversamente, il tasso IRS, base per il calcolo dei mutui a tasso fisso, sulla durata trentennale è passato da 0,53% a 1,65%, dopo un biennio circa di sostanziale stabilità. Questo significa che, per ogni €100.000 di capitale finanziato, assumendo un margine bancario del 1%, la rata mensile aumenta da €346 a €401.
Quali sono le previsioni per il futuro immediato? E nel lungo periodo cosa dobbiamo aspettarci?
L’incertezza derivante dalla guerra e dai lockdown in Cina per il Covid sta facendo aumentare il premio per il rischio sui mercati, con anche un maggiore costo del debito. Inoltre, recentemente ci sono stati rilevanti incrementi dei tassi della banca centrale americana, e la banca centrale europea ha lasciato intendere che seguirà la medesima strada. Infine, in parte quale conseguenza della guerra e in parte anche per le difficoltà nella catena di approvvigionamento, il costo delle materie prime e dell’energia, ma anche di molti prodotti in generale, sono aumentati, con un’inflazione ben superiore alle attese di soli pochi mesi fa. In un simile scenario è verosimile attendersi un aumento dei tassi sui mutui, sebbene tuttavia fare previsioni attendibili è del tutto impossibile per le numerose variabili da cui dipendono.
Oggi meglio tasso fisso o variabile?
Dipende dalla situazione specifica. Nel caso di un rapporto tra entrate e rata molto elevato, si può anche scegliere un tasso variabile. Diversamente, qualora il rapporto sia basso, per evitare spiacevoli sorprese in caso di aumento dei tassi, o anche solo momentanea riduzione del reddito, è certamente meglio optare per un tasso fisso.
I tassi sono in crescita, ma comunque lontani da quelli di 10 anni fa. Nel complesso la situazione è ancora favorevole per l’apertura di un mutuo?
Sebbene almeno i tassi fissi siano aumentati notevolmente negli ultimi mesi, il costo del finanziamento rimane a un livello molto basso rispetto al passato. Tuttavia, nel caso in cui comunque si disponga del denaro sufficiente per l’acquisto dell’immobile, la scelta di utilizzare un mutuo deve essere valutata in funzione delle scelte di investimento alternative del capitale risparmiato.
Quali consigli per chi chiede un mutuo oggi?
Considerato il comunque basso livello dei tassi, suggerirei la maggior durata possibile e il maggiore livello di indebitamento concesso, pur di impiegare il capitale risparmiato in investimenti con un maggior rendimento atteso e con lo stesso orizzonte temporale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Puoi contattarci per proporre collaborazioni, storie, idee, progetti, notizie, comunicati stampa, etc.
E-mail: redazione@casa.it
Ciao