Il mercato immobiliare bolognese secondo Roberto Manferdini del Gruppo Immobiliare San Pietro Bologna
In occasione di CompeteRE, format che racchiude interviste agli operatori del Real Estate, analisi sull’andamento del mercato, studi di settore, focus su temi specifici e sulle principali città, per supportare professionisti e agenti immobiliari partner di Casa.it, abbiamo incontrato Roberto Manferdini Fondatore e Presidente Gruppo Immobiliare San Pietro Bologna che opera con 13 agenzie tra Bologna e provincia: gli abbiamo fatto qualche domanda.
Buongiorno Roberto, da una ricerca di Casa.it è emerso che, rispetto al 2020, nei primi mesi del 2021 è aumentata la richiesta di spazi all’aperto e di alcune tipologie di immobili come ville e villette a schiera che hanno registrato un incremento delle ricerche (rispettivamente +154% e +61%). Secondo te l’acquirente ha modificato il suo orientamento nella ricerca della casa per effetto della pandemia?
“Io credo che l’attenzione che le persone stanno dando agli spazi verdi in questo momento non sia esclusivamente dovuta alla pandemia, guardando le statistiche, infatti, già nel 2018 c’era questa tendenza di spostamento dalla città alla provincia. Se confrontiamo il 2020 con il 2018 la città perdeva il -9,6% e la provincia solo il -2,6% si capiva quindi che c’era questo scostamento, la pandemia ha accentuato il fenomeno: le nostre agenzie nel 2020 rispetto all’anno precedente hanno registrato un +36% di case con giardino vendute. Tuttavia, quando si fa riferimento alla provincia è doveroso un distinguo, non tutta la provincia sta crescendo allo stesso modo, ma a trarre vantaggio sono le zone più servite in quanto le persone oggi fanno più attenzione al contesto: ai trasporti, alle scuole, ai parchi alla connettività”.
Cambiano le esigenze e si cerca una casa più grande e possibilmente con il giardino, ma c’è anche la capacità economica per acquistare?
“Credo che ci sia un tema molto ampio. Se facciamo un’analisi sul comparto del mercato immobiliare del lusso, per esempio, vediamo che non ha mai mollato un centimetro e ha continuato a reggere molto bene, ma ha messo in evidenza un tema molto importante cioè la doppia velocità: da una parte i ricchi raddoppiano la ricchezza dall’altra le fasce meno forti economicamente faticano. Nel nostro gruppo dall’indicatore di mutui abbiamo capito che si stanno muovendo soprattutto le persone più abbienti per il cambio casa, e quindi già facilitate nella patrimonializzazione dall’immobile che hanno già in proprietà”.
Come si stanno comportando gli altri segmenti di mercato rispetto al mercato tradizionale residenziale?
“Il mercato commerciale in Italia ha segnato il – 25% – 26% e a Milano addirittura il – 30% questo è l’effetto ritardato post pandemico che ha avuto la ricaduta un po’ più lunga sull’aspetto commerciale. Per il resto il comparto della logistica vince su tutti, nel primo trimestre del 2021 si sono realizzati 600 mila metri quadrati di superfici, questo vuole dire che anche l’Italia sta migliorando la cultura verso la logistica anche complice il mercato dell’e-commerce. Nel comparto Industry, dove nella zona di Bologna è molto presente grazie al settore meccanico e dell’Automotive, abbiamo registrato soprattutto riassetti funzionali quindi le aziende che si erano sviluppate in diverse location, tendono ad accorpare per ridurre e ottimizzare sprechi aziendali, adesso il comparto uffici sta iniziando timidamente a riflettere, forse vedendo anche i mercati esteri che hanno già superato il problema pandemico dove le grandi aziende richiamano a lavorare le persone in ufficio perché c’è un altro tipo di produttività.”
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