I luoghi del cuore 2020, la classifica
Sono stati annunciati i risultati della decima edizione dell’iniziativa “I luoghi del cuore” organizzata dal Fai (Fondo Ambiente Italiano). Fai che ha chiesto agli italiani di esprimere l’amore per il proprio Paese votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa a causa della pandemia e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. La risposta a questa esortazione è stata davvero eccezionale: i voti raccolti sono stati 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).
Ma veniamo ai risultati, ecco allora che 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, luogo al 1° posto della classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati – Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles – che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.

Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza (Cuneo-Ventimiglia), (C) Foto Federico Santagati
Al 2° posto con 62.690 voti si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.

Castello di Sammezzano, Reggello (FI), Foto Michele Squillantini (C) FAI
Il 3° posto è invece occupato dal Castello di Brescia, segnalato da 43.469 persone. Possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all’epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino, ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito anche varie istituzioni, associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus, nato per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum in Italia per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.

Brescia, Castello (C) Archivio fotografico Comune di Brescia
Al 4° posto si trova la Via delle Collegiate di Modica (RG), grazie ai 40.521 voti raccolti. Un percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia della città lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco. Il comitato Le collegiate di Modica #culturacheunisce si è costituito per il censimento, per valorizzare e promuovere interventi di recupero per il grande patrimonio qui conservato, che rischia di deteriorarsi.

La via delle Collegiate, San Giorgio, Modica (RG) Foto Katia Campione (C) FAI
La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, al 5° posto della classifica nazionale con 30.391 voti: mentre l’ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri. Da questa classifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni di epoche diverse, che coinvolge ospedali, come il Complesso Morelli di Sondalo (SO), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d’Italia, e ancora complessi termali e aree verdi, come i giardini dell’Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.

Chiesa di Ignazio Gardella, Alessandria (C) Foto di Elena Franco_Hospitalia
La seconda classifica speciale riguarda invece l’Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. A vincere è stata la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ma il premio in palio, non cumulabile con quello assegnato al vincitore assoluto del censimento, spetta all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), complesso arroccato su una rupe affacciata sulla Valle Peligna e legato a Papa Celestino V, al 9° posto della classifica nazionale con 22.442 voti. Migliaia i luoghi oggetto di segnalazione, tra cui borghi, come Vico Pancellorum (LU), frazione appenninica di Bagni di Lucca dove è nata la fantasiosa lingua arivaresca; chiese, come quella di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA), nel parco delle Madonie; luoghi naturalistici, come il Sentiero del Brigante in provincia di Reggio Calabria, percorso di circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre; luoghi simbolo della tradizione e della devozione popolari, come il Museo dei Misteri di Campobasso, dove si conservano i settecenteschi “ingegni” utilizzati durante la processione del Corpus Domini, che ha conquistato il 10° posto nazionale, e persino un teatro en plein air che è anche un’opera d’arte, il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina (AG), realizzato negli anni Novanta dal pastore di pecore Lorenzo Reina, con 108 pietre bianche a formare l’omonima costellazione.
Anche nell’edizione 2020 la lista dei siti amati è ricchissima di luoghi sorprendenti. Ne sono esempio il Ponte Acquedotto a Gravina in Puglia (BA) – al 7° posto della classifica nazionale – spettacolare struttura ad archi di 90 metri protagonista di una scena del nuovo film di James Bond No time to die; Villa Ottelio Savorgnan in provincia di Udine, dove uno studioso inglese ha ipotizzato si sia svolta la vicenda trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta; il piccolo Molino dalla Torre “Zorzini” a Mezzana (TN), con la sua vecchia macina in pietra; un monumento funebre di età romana con una struttura a cuspide piramidale, noto come “Fescina”, a Quarto (NA); il Bacino del Rio Grande ad Amelia (TR), torrente tributario del Tevere che scorre tra i Monti Amerini, incontrando due antichi sbarramenti; Parco e Casale della Cervelletta, complesso fortificato nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, che conquista il primo posto in Lazio per il secondo censimento consecutivo, e Forte Aurelia, che oggi ospita una sede operativa della Guardia di Finanza, entrambi a Roma; la Villa per Michelangelo Antonioni in Gallura (SS), una “Cupola” perfettamente integrata nella natura, progettata dall’architetto Dante Bini e oggi abbandonata; il Giardino degli Angeli in provincia di Bologna, parco ricco di fiori e piante creato in memoria di una giovane ragazza, scomparsa nel 2006.
“In un tempo di straordinaria difficoltà, il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un Paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il FAI a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”, ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente FAI.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Segui tutte le notizie del blog di Casa.it sul nostro canale Telegram.
Puoi contattarci per proporre collaborazioni, storie, idee, progetti, notizie, comunicati stampa, etc.
E-mail: redazione@casa.it