Codice tributo 3918: cos’è
Il codice tributo 3918 si utilizza per il versamento dell’Imu anche nel 2020, dopo l’avvento della nuova imposta. Non è certamente l’unico da utilizzare per il pagamento dell’IMU, in quanto la nostra amministrazione fiscale prevede diversi codici, a seconda della tipologia di immobile cui si riferisce l’imposta. In ogni caso, si tratta di certo del codice più diffuso, avendo una valenza residuale (altri fabbricati) rispetto ai codici previsti per specifiche categorie di immobili.
I codici tributo IMU
Nel dettaglio, i codici tributo IMU sono i seguenti:
- 3912 IMU su abitazione principale e relative pertinenze (quando dovuta)
- 3913 IMU su fabbricati rurali a uso strumentale
- 3914 IMU su terreni
- 3916 IMU su aree fabbricabili
- 3918 IMU su altri fabbricati
- 3923 interessi da accertamento IMU
- 3924 sanzioni da accertamento IMU
- 3925 IMU su immobili a uso produttivo rientranti nel gruppo catastale D
- 3930 incremento IMU su immobili a uso produttivo rientranti nel gruppo catastale D
- 3939 IMU su fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita
Utilizzo del codice tributo 3918
Il codice tributo 3918 va quindi utilizzato per pagare l’IMU relativamente a tutti gli immobili che non rientrano tra quelli specificamente individuati con un altro codice.
Tra di essi, anche le abitazioni che non costituiscono prima casa, quindi tutte le seconde case.
Come inserire il codice tributo 3918 nel modello F24
Nel compilare il modello F24 per procedere al pagamento dell’IMU per un immobile per il quale è richiesto il codice tributo 3918 occorre innanzitutto individuare l’apposita sezione, denominata “IMU e altri tributi locali”.
A questo punto, bisogna indicare innanzitutto il codice di riferimento del Comune nel quale si trova l’immobile cui si riferisce l’imposta (che, se non è noto, può essere recuperato dall’apposita tabella dei codici catastali dei Comuni messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate).
Poi bisogna barrare la casella acconto o saldo, a seconda che il pagamento si riferisca all’uno o all’altro (se il pagamento è fatto in unica soluzione, vanno barrate entrambe le caselle).
Nella colonna num. immob. va specificato il numero di immobili per i quali si paga il tributo.
Nella colonna codice tributo va inserito il numero 3918.
Gli altri dati da inserire sono l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento, nella colonna “anno di riferimento”, l’importo a debito, nella colonna “importi a debito versati”, la somma degli importi a debito, nella casella “TOTALE G”, e il totale G meno l’eventuale totale H (vedi di seguito), nella casella “SALDO (G-H)”.
Le colonne “rateazione/mese rif”, “importi a credito compensati” e “detrazione” non vanno compilate, mentre la casella “TOTALE H” va compilata solo se sono presenti importi a credito (specificando la somma degli stessi).
Le caselle “ravv.” e “immob. variati” vanno barrate, rispettivamente, solo in caso di ravvedimento o se sono intervenute variazioni per uno o più immobili che richiedono di presentare l’apposita dichiarazione.
Codice tributo 3918 e ravvedimento operoso
Il codice tributo 3918 va utilizzato, per gli immobili cui si riferisce, anche se il pagamento dell’IMU è fatto con ravvedimento operoso.
In tal caso, ovviamente, va barrata la relativa casella.
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