Mutuo ristrutturazione: come ottenerlo
Capita di avere la necessità di dover rimettere a nuovo una casa, magari quella appena acquistata, che non rispecchia in toto le proprie esigenze abitative, oppure quella dove si vive, ormai influenzata dagli acciacchi del tempo. L’esecuzione dei lavori necessari, tuttavia, è una spesa che in molti casi risulta considerevole e che richiede un cospicuo investimento di tempo e denaro.
Non tutti hanno la liquidità necessaria per affrontare l’onerosa ristrutturazione della casa e, pertanto, si sceglie spesso di affidarsi a un finanziamento ad hoc erogato dalle banche per agevolare la realizzazione degli interventi migliorativi, sia inerenti gli interni che gli esterni di un’abitazione o di un edificio.
Tale strumento è noto come “mutuo ristrutturazione” e viene utilizzato per avere a disposizione in tempi rapidi un contributo economico per gli interventi interni o esterni sulla propria abitazione. Rispetto a un prestito, risulta in molti casi più vantaggiosa grazie ai tassi più bassi, alla possibilità di chiedere importi maggiormente consistenti e alla maggiore durata del piano di ammortamento.
L’iter
Questa tipologia di finanziamento ha un iter simile a quello del mutuo per acquistare un’abitazione, seppur con alcune importanti conseguenze, ad esempio per quanto riguarda le modalità di erogazione dell’importo e la presentazione di idonea documentazione.
Interventi di ristrutturazione
Il termine ristrutturazione viene utilizzato per identificare una serie di interventi che differiscono tra loro non solo per tipologia, ma anche per quanto riguarda la documentazione che dovrà essere presentata all’intermediario a cui si richiede il finanziamento.
Il mutuo ristrutturazione può essere richiesto sia per gli interventi minori o di piccola entità, ovvero quelli di manutenzione ordinaria, che non incidono sulla volumetria dell’edificio e per cui non serve alcuna autorizzazione da parte del Comune (es. sostituzione delle finestre), ma anche per quegli interventi c.d. di manutenzione straordinaria sulla struttura e sulle parti portanti dell’edificio, nonché per le cosiddette grandi opere, interventi particolarmente incisivi che modificano l’aspetto dell’immobile.
Mutuo ristrutturazione: come funziona
L’iter per richiedere un mutuo per la ristrutturazione casa non si discosta molto da quello richiesto per l’acquisto della casa. In base alle proprie esigenze, il richiedente potrà scegliere tra tasso variabile o fisso (o misto), mentre sulla durata del mutuo incideranno l’entità della ristrutturazione e la situazione economica del richiedente.
L’entità dell’importo che si può ottenere varia in base alle condizioni offerte dalle banche e può giungere sino all’80% del valore dell’immobile.
Quello che può essere diverso rispetto a un “tradizionale” mutuo casa, sono i tempi di erogazione delle somme: il credito potrà essere messo a disposizione in un’unica soluzione, all’inizio o al termine dei lavori, oppure in più tranche in base allo stato di avanzamento dei lavori (SAL).
Quali documenti presentare
Per ottenere un mutuo ristrutturazione, il richiedente dovrà presentare in banca la necessaria documentazione che varia anche in base alla tipologia di intervento da realizzare (manutenzione ordinaria, straordinaria o di grandi opere).
Oltre ai documenti anagrafici, reddituali e catastali, in base agli interventi da effettuare saranno necessari diversi documenti. Per quelli di manutenzione ordinaria sarà sufficiente il preventivo dell’impresa che effettuerà i lavori , mentre per quelli di manutenzione straordinaria serviranno anche il progetto edilizio, la domanda di autorizzazione edilizia da chiedere al Comune oppure la denuncia di inizio attività (DIA). In caso di ristrutturazione edilizia con grandi opere, subentra la necessità di presentare anche l’eventuale permesso di costruzione, la concessione edilizia, assieme alla ricevuta del versamento del contributo all’amministrazione.
Bonus ristrutturazione
I contribuenti che ristrutturano le abitazioni possono beneficiare di una detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) di una parte delle spese sostenute per i lavori.
L’agevolazione, nota come bonus ristrutturazione, è rivolta a una serie di soggetti, tra cui tra cui i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento, ma anche i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili, oppure gli inquilini, che sostengono le spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia indicati dall’art. 16-bis, comma 1, del TUIR.
Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2020 si potrà di beneficiare di una detrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare.
Inoltre, se l’immobile da ristrutturare è abitazione principale, il mutuatario potrà anche portare in detrazione, ai fini Irpef, il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori, limitatamente all’importo del mutuo, sino a un massimo di 4mila euro ogni anno.
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