Affitti brevi: online il contratto multilingue
Il contratto multilingue per gli affitti brevi è il secondo passo di un progetto complesso che vede protagonista la Camera di Commercio di Milano. Il primo è stato realizzato con la predisposizione dell’unico modello contrattuale italiano in lingua italiana per tutti coloro che vogliono stipulare un contratto di locazione di breve durata per finalità turistiche. Stante però l’ampio respiro internazionale del territorio milanese e dei suoi dintorni e le crescenti richiesti di alloggio da parte dei turisti stranieri, la Camera di Commercio ha deciso di tradurre il fac-simile del contratto anche in inglese, tedesco, russo e cinese.
Il contratto di locazione breve con finalità turistica multilingue
Sul sito ufficiale della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi infatti sono presenti, alla pagina https://www.milomb.camcom.it/contratti-tipo i modelli da utilizzare per la stipula dei contratti di locazione breve con finalità turistica in inglese, tedesco, cinese e russo.
La redazione dei contratti di locazione breve con finalità turistiche multilingua è il secondo step di un percorso avviato dalla Camera di Commercio di Milano, con la predisposizione del primo modello di contratto in lingua italiana semplice, d’immediato utilizzo, in cui si è tentato di raggiungere l’equilibrio ideale nel tutelare gli interessi delle parti coinvolte. Questo lavoro è il frutto dell’attento ascolto, in primis, delle associazioni di categoria e di quelle dei consumatori. Un modello non rigido, ma elastico, che le parti possono adattare tranquillamente alle esigenze più svariate.
La prevalenza del modello contrattuale italiano
La Camera di Commercio, nella pagina in cui rende disponibili i vari modelli contrattuali multilingua precisa tuttavia che “In caso di discordanza nel contenuto dei testi, fa fede sempre quello in lingua italiana”.
Questo perché il fac-simile di contratto di locazione breve per finalità turistiche in lingua italiana è stato redatto con l’obiettivo di redigere un modello con cui tutelare in modo equilibrato gli interessi di entrambe le parti. Esso si propone prima di tutto d’individuare le parti contrattuali, indicando i dati anagrafici necessari.
C’è poi la parte dedicata alla descrizione dettagliata dell’immobile concesso in locazione, la data di inizio (check-in) e di fine (check out) dell’accordo, i termini economici del contratto (canone di locazione, spese varie relative ai servizi forniti, modalità di pagamento) e gli eventuali obblighi di versamento aggiuntivi. Importante anche la parte contrattuale relativa agli obblighi comunicativi alla Questura a carico dell’host, quella che si occupa degli obblighi di manutenzione, riparazione e custodia del locatore, la disciplina sulla cauzione, il recesso, le conseguenze derivanti dai rispettivi inadempimenti e infine la clausola che sancisce la competenza e l’obbligo della preventiva mediazione.
Perché sono nati i contratti di affitto breve in lingua straniera
La redazione e la traduzione di questi moduli contrattuali per poter redigere un contratto di affitto breve in lingue diverse da quella italiana nasce dalla necessità di venire incontro a un mercato sempre più internazionale. Non è infrequente infatti che, soprattutto nella provincia di Milano, le richieste di locazioni brevi con finalità turistiche provengano da turisti stranieri.
Come precisato del resto da Beatrice Zanolini, una dei consiglieri la Camera di Commercio di Milano “si conferma in tal senso come punto di riferimento per l’attrattività internazionale del nostro territorio, valorizzando le eccellenze e promuovendo attivamente una cultura di rispetto delle regole”.
A testimoniare il fascino turistico di Milano sono i dati della regione Lombardia elaborati dalla Camera di Commercio e aggiornati ad agosto 2019: quasi 3 mila “home sharing” nel territorio compreso tra Milano, Monza Brianza e Lodi, oltre 4 mila camere e 10 mila posti letto, di cui 2.488 a Milano con 4.155 camere e 9.534 posti letto. Un business promettente che offre l’opportunità di valorizzare il territorio e di fungere da modello per altre realtà turistiche della penisola.
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