I portici di Bologna candidati italiani per l’Unesco
Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riunito oggi presso il ministro dei Beni Culturali, ha deliberato in favore della presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020. L’esito della candidatura è atteso nel 2021.
Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riunito oggi presso il ministro dei Beni Culturali, ha deliberato in favore della presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020. L’esito della candidatura è atteso nel 2021.
Con la decisione di presentare la candidatura a patrimonio dell’Unesco i Portici vengono riconosciuti come “un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”.
Nel dossier della candidatura sono stati messi in evidenza il portico di Santa Caterina, via Santo Stefano e la sua piazza, il Baraccano, via Galliera e via Manzoni, i portici del Pavaglione e di piazza Maggiore, via Zamboni, il portico della Certosa, piazza Cavour e via Farini, il quartiere Barca, l’edificio porticato del Mambo, strada Maggiore e, naturalmente, il portico di San Luca. I portici sono stati riconosciuti come risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo di integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo.
“I Portici di Bologna sono la candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco! – Dichiara il sindaco Virginio Merola sulla propria pagina Facebook – Un grande e meritato traguardo e un risultato di tutta la città. Bologna, ancora una volta, ha saputo esprimere il suo carattere più profondo: la capacità di collaborare assieme e uniti per la nostra città. Ringrazio l’Amministrazione, gli assessori impegnati in questo imponente lavoro e tutti gli uffici il cui apporto è stato e sarà determinante.”
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