La proposta di acquisto immobiliare
La proposta di acquisto immobiliare è la dichiarazione con cui un soggetto manifesta al venditore l’intenzione di acquistare l’immobile di sua proprietà. Chi si avvale dell’intermediazione di un’agenzia in genere troverà presso la stessa il modulo già predisposto per procedere alla proposta, che solitamente è accompagnata dal versamento di una somma a titolo di caparra penitenziale o confirmatoria. Vediamo cosa deve contenere una proposta di acquisto immobiliare per essere la più completa possibile, cosa accade se il venditore è disponibile o meno ad accogliere la richiesta dell’aspirante acquirente o se, al contrario, è proprio il proponente ad avere un ripensamento.
Definizione di proposta di acquisto immobiliare
Come emerge dal significato delle parole, la proposta di acquisto immobiliare è la dichiarazione con cui il soggetto interessato a un certo immobile manifesta la volontà di volerlo acquistare.
Non è infrequente, se ci si avvale dell’intermediazione di un’agenzia immobiliare, che la proposta di acquisto immobiliare sia contenuta in un modulo prestampato fornito dalla stessa, in cui il proponente deve indicare i dati specifici e tutte le informazioni relative all’immobile che intende comprare.
La caparra
La proposta di acquisto immobiliare, per essere seriamente presa in considerazione dal venditore, prevede in genere anche il versamento di una somma a titolo di caparra, che il proponente si impegna a non revocare per un determinato periodo di tempo. Questo significa che la somma resta per così dire “congelata” per tutto il periodo della proposta e chi l’ha versata non può disporne.
La somma solitamente è commisurata al valore dell’immobile che si vuole acquistare, non è difficile quindi che si tratti di qualche migliaio di euro che, se erogati con assegno, questo viene intestato direttamente al venditore.
La formalità e l’impegno con cui l’aspirante compratore esprime il suo interesse all’acquisto dell’immobile non vincola però il venditore, che resta libero infatti di valutare ulteriori offerte che dovessero presentarsi nel frattempo. In genere infatti la durata della proposta di acquisto immobiliare viene tenuta ferma per due settimane, proprio per dare al venditore il tempo necessario per pensare ed eventualmente accettare o rifiutare l’offerta.
Proposta d’acquisto immobiliare: decisioni del venditore e conseguenze
Da quanto detto è chiaro che il venditore ha due opzioni: accettare la proposta d’acquisto immobiliare avanzata dall’aspirante acquirente o rifiutarla.
Nel primo caso, ovvero se il venditore accetta, l’accordo si intende concluso con l’apposizione della sua firma sulla proposta. Da questo momento in poi pertanto le parti devono ritenersi vincolate a quanto indicato nella proposta, per questo è sempre il caso di controllare bene tutte le condizioni contrattuali e questo sia nell’interesse che venditore che del compratore.
Nel secondo caso, invece, ossia se il venditore non è convinto pienamente delle condizioni avanzate dal proponente può rifiutare la proposta. Il rifiuto comporta la restituzione della somma versata a titolo di caparra per tenere ferma l’offerta, questo però non preclude definitivamente al soggetto interessato all’acquisto di migliorare le condizioni della sua proposta di acquisti immobiliare per renderla più appetibile al venditore.
Cosa accade se il proponente ha dei ripensamenti
Come visto finora, in effetti, spettando al venditore accettare o meno la proposta è difficile pensare che anche l’aspirante acquirente possa cambiare idea. In realtà, anche il proponente può avere dei ripensamenti sull’acquisto, non senza conseguenze, soprattutto se il venditore ha già accettato la proposta.
Le conseguenze infatti variano a seconda che il proponente abbia versato la caparra a titolo di penitenziale o confirmatoria. Nel primo caso infatti il proponente perderà solo l’importo versato, nel secondo invece oltre a perdere la somma versata, potrà considerarsi libero e svincolato dall’accordo solo se il venditore è d’accordo.
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