I personaggi dell’assemblea di condominio
Una assemblea di condominio potenzialmente dovrebbe essere un banale ritrovo di persone in cui si parla di quanto è stato speso, quanto si spenderà, che lavori andrebbero fatti e poi tutti a casa. Cosa rende quindi tutto grottesco e spaventoso al punto che alcune famiglie non mettono piede in assemblea da vent’anni? Le persone.
Ovviamente ogni condominio è un mondo a se stante ma alcuni personaggi, prima o poi, li incontreremo tutti.
Gli anziani rappresentano sempre una buona parte dei presenti alle assemblee per due principali motivi: perché siamo un popolo vecchio e perché a volte è molto più divertente un’assemblea dell’ennesimo programma in TV. Tra gli anziani, spesso, capita ci sia qualcuno con problemi d’udito (anche tra i non anziani, in realtà: eccomi!).
Questi problemi d’udito ci permettono di introdurre agilmente la prima tipologia di partecipanti alle assemblee: quelli che non capiscono o fingono di non capire. Non sentono il loro nome all’appello, se ne accorgono dopo dieci minuti, urlano “non mi ha chiamato!”, poi confondono consuntivo e preventivo e fanno domande assurde (“non possiamo evitare queste spese?” “ehm, già pagate sei mesi fa”), poi fanno la stessa domanda che è stata fatta da un altro condòmino un minuto prima e la rifanno anche dieci minuti dopo per sicurezza, non capiscono come funzionino i millesimi, le votazioni, chiedono di vedere fatture che non riescono a decifrare e poi si incazzano. A volte mi piace sperare che tutto questo dipenda davvero da problemi d’udito, ma sono abbastanza certo le cause siano altre, riconducibili all’analfabetismo funzionale.
Che dire poi dei condòmini morosi convinti di aver ragione? Potremmo dividere i morosi in due grandi gruppi: quelli che non pagano perché hanno oggettivamente problemi economici e quelli che non pagano perché semplicemente non vogliono. Nel secondo gruppo spesso spiccano alcuni illuminati convinti di poter portare le proprie motivazioni davanti a un’assemblea che, per la maggior parte, ha pagato tutto e uscirne comunque da eroi. “Eh, sinceramente pagare per il giardiniere mi sembra assurdo, con un cortile così piccolo”; “Perché devo pagare per la sostituzione delle lampadine quando potrei farlo io a costo zero o quasi?” e poi non lo fanno; “Non pago la multa perché non mi interessa cos’ha deciso l’assemblea: io l’auto in cortile la parcheggio lo stesso”. Normalmente vengono guardati con sdegno in attesa che finiscano lo spettacolo e si rimettano a cuccia.
Poi ci sono gli esperti di contabilità che contestano i conteggi fatti, nel 99% dei casi, da gente molto più titolata di loro e, banale dirlo, più brava. Contestazioni che vengono spesso smontate con una minima infarinatura di matematica (quella che ci permette di fare conteggi complessi come “150 meno 47”), ma loro devono comunque contestare. Se vai in assemblea e non contesti potevi stare a casa, no?
No.
E i maleducati? Quelli che non alzano la mano per parlare, quelli che parlano quando qualcun altro sta parlando, quelli che urlano, quelli che brontolano a voce medio/alta per tutta la durata dell’assemblea? Spesso sono gli stessi che se ne vanno prima di tutti, quando magari ancora non son state prese decisioni importanti: l’unica cosa importante è farsi notare.
Poi ci sono gli esordienti: quelli alla prima assemblea o comunque alla prima assemblea in quel condominio, alla ricerca di quelli che potrebbero essere gli alleati migliori per portare avanti i propri interessi o per avere il minor numero possibile di problemi durante la normale vita in condominio. Perché alla fine si tratta sempre di una scelta importante: essere condòmini attivi o passivi.
Menzione speciale per gli highlander che hanno visto tutte le assemblee degli ultimi 50 anni, ricordano a memoria tutti i lavori svolti, le cifre spese, le faide, chi aveva votato cosa, chi aveva la delega di Tizio e chi quella di Caio, il nome dell’amministratore che aveva sbagliato la contabilità nel 1983 e il nome di ogni singolo proprietario di ogni appartamento.
Ci sarebbero poi altre sfumature da analizzare ma, se già avete dovuto condividere tempo e spazi con le prime quattro categorie appena descritte, penso per oggi possa bastare.
Scritto da Dietnam
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