Pensionati in fuga
Secondo i dati diffusi dal Centro Sudi Fiaip, i pensionati italiani che hanno acquistato casa all’estero nel 2015 sono quasi 50.000. Un fenomeno tutto italiano, esattamente come la pressione fiscale sugli immobili, che rimane la più alta d’Europa.
Fino al 2008 il fenomeno in Italia era ancora molto contenuto e riservato soprattutto agli imprenditori e investitori, mentre era già molto sviluppato nei paesi del nord Europa. Dall’inizio della fase più pesante della crisi, le cose hanno cominciato a cambiare ed è iniziata una fuga silenziosa di pensionati che vedevano i loro investimenti sulla casa diventare sempre meno redditizi e la loro qualità di vita abbassarsi sempre di più.
La definizione di “pensionati in fuga”, arriva direttamente dall’Inps che, nel suo studio “World Wide Inps” del 2015, ha messo in evidenza come se nel 2014 erogava all’estero 385.000 trattamenti pensionistici, per oltre un miliardo di euro in oltre 150 Stati, nel 2015 la cifra è salita a 406.000 trattamenti.
Anche se il fenomeno italiano ha ancora una portata limitata, la velocità con cui cresce è piuttosto indicativa di come la situazione italiana stia cambiando e di come l’incertezza economica domini ogni strato sociale.
I paesi in cui si trasferiscono sono prevalentemente a clima caldo o temperato e garantiscono un livello sufficiente di servizi sociali e sanitari, ma il costo della vita è notevolmente più basso rispetto all’Italia e il peso del fisco incide in misura inferiore sulle pensioni.
Tra i pensionati che hanno lasciato l’Italia negli ultimi 5 anni il 71% si è trasferito in altri Paesi europei, il 10% in America del Nord e il 6% in America del Sud.
“Dopo avere iper tassato la proprietà immobiliare dal Governo Monti in poi, ora con un provvedimento contenuto nella manovra correttiva, ci si appresta a fare diventare imprenditori anche i piccoli proprietari di casa, che affittano gli immobili per brevi periodi e gli stessi proprietari si troveranno sempre più a dover vendere le proprie abitazioni per comperarle all’estero. Sarebbe necessario, invece, un netto cambio d’impostazione da parte del Governo attuale o di quello che verrà, per risollevare un settore che vede in netta crescita il numero di privati che acquistano immobili all’estero”, dichiara Paolo Righi, Presidente Fiaip.
La “fuga dei pensionati” ha quindi motivazioni prevalentemente economiche e di aspettative su una diversa qualità della vita.
Salva