Cos’è il cohousing e a chi conviene
Nato in Danimarca all’inizio degli anni ’60 e sviluppatosi principalmente nel Nord Europa e, solo dagli anno ’80 anche negli Stati Uniti, da qualche anno il cohousing è arrivato anche in Italia, dove ha permesso al mercato immobiliare di immettere nel settore un prodotto nuovo e di sicuro successo su quella fetta di popolazione, sempre più in crescita, alla ricerca di un modo di vivere alternativo.
Alla base di questa nuova filosofia abitativa non vi sono solo esigenze di tipo economico (abbassamento dei costi di gestione e mantenimento dei servizi), ma anche il bisogno di riscoprire un modello di vita comunitaria di reciproco supporto di cui si poteva trovare ancora qualche traccia fino a una decina di anni fa, quando i vicini di casa non erano solo altri esseri umani che vivevano nell’appartamento accanto, ma persone su cui fare affidamento per un aiuto concreto quotidiano (ad esempio andare a prendere i bimbi a scuola o ospitarli nelle ore in cui erano soli).
Da non confondere con i condomini solidali o le comuni di stampo hippie, il cohousing ha caratteristiche molto concrete e hanno un impatto interessante sull’indotto delle aree circostanti generando investimenti e lavoro per tutti i servizi connessi all’abitare.
Cos’è il cohousing
Cohousing potrebbe essere tradotto con “coabitazione”e sta a indicare una particolare forma di vicinato elettivo in cui coesistono abitazioni private e servizi comuni. Gli spazi abitativi sono armonizzati in modo da garantire la privacy di ogni nucleo e, contemporaneamente, soddisfare il bisogno di suddivisione dei compiti comuni e di socialità.
Come nasce il cohousing
Ogni cohousing nasce dall’iniziativa di un gruppo di persone e famiglie che si associano e definiscono nel dettaglio il progetto dopo aver trovato il luogo dove svilupparlo. A loro è affidata la scelta dei professionisti a cui affidarsi per il recupero dell’immobile, la sua progettazione sulla base delle esigenze della comunità, la gestione e supervisione di tutto.
Spesso è possibile associarsi al progetto già in corso, previa approvazione da parte degli associati.
Tutti i progetti di cohousing nati negli ultimi anni in Italia hanno in comune alcuni punti:
- scelta di location e aree storiche da riqualificare (ex cascine, palazzi storici abbandonati da anni, eccetera)
- inserimento di unità abitative indipendenti affiancate da zone per i servizi in condivisione: lavanderia, biblioteca, laboratori per le riparazioni, asilo per i bambini, orti e altri eventuali servizi come le sale per le feste o addirittura piccoli appartamenti in cui è possibile sistemare gli ospiti
- logiche di sostenibilità ambientale e bioarchitettura
Come funziona il cohousing
La qualità di vita in un cohousing è più vicina a quella di una famiglia allargata dove ogni nucleo ha però la sua privacy, ma offre il proprio contributo alla comunità, avendo in cambio quello degli altri in una economia di scambio che può apparire fuori dal tempo, ma è in realtà molto più proiettata nel futuro di quella dei condomini, organismi sempre più costosi dove le riunioni tra condomini sono spesso poco edificanti e le scelte che si fanno per maggioranza penalizzano quasi sempre le famiglie con meno disponibilità economica.
Chi fa parte di una comunità di cohousing ha la possibitài di accedere a più servizi e comodità rispetto a quelle che potrebbe permettersi: giardini, spazi per i bambini, laboratori per le riparazioni e il fai da te, asili e palestre sono spesso presenti nelle abitazioni in cohousing.
Quanto costa
I prezzi per partecipare a questi progetti variano dai 1.800 € al mq in provincia, per arrivare ai 3.000 € al mq delle città. In queste cifre sono compresi i servizi comunitari, ma non l’imposta sul valore aggiunto e le spese notarili. Le cifre, in sé non proprio popolari, si rivalutano sul lungo periodo, tenendo conto del risparmio energetico garantito da investimenti come la geotermia o i pannelli fotovoltaici. Recentemente poi, sono stati avviati anche progetti di affitto in regime di cohousing, soprattutto destinati a giovani lavoratori e studenti universitari fuori.
A chi interessa
La soluzione del cohousing è ideale per persone anziane, famiglie con bambini e persone che sono in cerca di soluzioni abitative nuove che offrano la possibilità di uscire da certe dinamiche costose in termini di denaro, ma anche in termini di qualità della vita. Il cohousing si rivela particolarmente interessante per tutte quelle persone che che non dispongono dell’appoggio di reti (familiari, amici, vicini) di mutuo soccorso che, in passato, esercitavano un ruolo di sostegno quotidiano molto importante.
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