Bankitalia: prosegue il miglioramento del settore immobiliare
Rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia: migliora il mercato immobiliare, si attenuano i rischi per le banche e le prospettive del settore sono favorevoli
In Europa i rischi sono circoscritti
L’aumento dei prezzi delle abitazioni in Europa non si associa a tensioni generalizzate dal lato della stabilità finanziaria.
In alcuni paesi, caratterizzati da elevati e crescenti livelli di indebitamento delle famiglie o da un forte rialzo delle quotazioni, sono state adottate misure macroprudenziali per fare fronte alle situazioni di vulnerabilità.
In Italia prosegue il miglioramento del settore
Nel nostro paese il numero di compravendite continua ad aumentare, sia per le abitazioni sia nel comparto non residenziale (fig. 1.7.a), ma resta ben al di sotto dei livelli degli anni precedenti la crisi finanziaria globale. Nel primo semestre i prezzi hanno registrato una flessione contenuta per le abitazioni (fig. 1.7.b), mentre il calo si è pressoché arrestato nel comparto non residenziale
Si riducono i rischi per le banche
Il miglioramento delle condizioni del mercato immobiliare riduce la vulnerabilità delle banche. Nel primo semestre dell’anno il flusso di nuovi prestiti entrati in
sofferenza ha continuato a contrarsi per le imprese attive nel settore (imprese delle costruzioni e delle attività immobiliari) ed è rimasto su bassi livelli per i mutui alle famiglie, anche in rapporto al capitale delle banche prefigurano per i prossimi trimestri una significativa diminuzione dei rischi per gli istituti di credito riconducibili al settore immobiliare, sia dal lato dei prestiti alle famiglie sia da quello dei prestiti alle imprese
Le prospettive sono favorevoli
Il recupero nel mercato immobiliare dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. Secondo nostre stime i prezzi delle case si stabilizzerebbero alla fine dell’anno in corso, portando la flessione nella media del 2016 a poco più dell’1 per cento (da -2,6 nel 2015). Le più recenti attese degli agenti immobiliari sono più favorevoli rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno e migliora il clima di fiducia delle imprese di costruzione.
Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2 – 2016 / Banca d’Italia