Addio ferro da stiro
C’è stato un tempo (nemmeno troppo lontano) in cui si stiravano anche gli stracci da polvere. Vero è che una “botta” di ferro ogni tanto è utile per disinfettare e eliminare eventuali funghi o acari, è obbligatoria in caso di soggetti allergici ed è vivamente consigliata per le camicie in cotone o altri capi d’abbigliamento che, se non stirati, regalano un look un po’ sciatto.
Escludendo però questi casi, resta il fatto che stirare tutto è inutile, poco pratico e dispendioso sia in termini di tempo che economici (consumo di energia elettrica).
Ecco qualche consiglio per iniziare a ridimensionare questa attività o addirittura eliminarla:
1. Il lavaggio
- Scegli di preferenza cicli di lavaggio brevi
- Non superare mai gli 800 giri di centrifuga
- Usa sempre l’ammorbidente, meglio se ecologico (leggi anche I mille usi dell’aceto in casa)
- Usa i sacchetti di cotone “a retina” per lavare calze e biancheria intima, eviterai così il dramma dei calzini spaiati
2. Come si stende
- Stendi non appena la lavatrice ha finito, in modo da evitare la formazione delle pieghe, sono le più dure da eliminare
- Cerca di stendere all’aria aperta e non sovrapporre mai i capi l’uno all’altro
- Quando stendi sbatti molto molto bene tutti i capi, anche le calze
- Se non intendi stirarle, appendi sempre le camice e le maglie a una gruccia
- Abbi cura di tendere bene gli orli, le tasche e le cuciture di camice e pantaloni
3. Come si piegano
- Quando ritiri il bucato asciutto piegalo subito oppure posizionalo ben disteso su un letto impilandolo in modo che i capi più pesanti siano sopra gli altri
- Quando pieghi, usa le mani per tirare bene i tessuti e eliminare le pieghe residue
- Dopo averli piegati, impilali e lasciali così per qualche ora, in modo da aumentare la stiratura