7 tipi di persone che visitano una casa da comprare
Tra il serio e il faceto, una carrellata di personaggi con cui hanno a che fare gli agenti immobiliari: ecco 7 tipi di persone che si possono incontrare durante la visita di una casa.
Il bamboccione
Per il bamboccione la visita di una casa è un momento corale che deve esser condiviso con tutta la famiglia. Ma proprio tutta.
All’appuntamento si presenta con dolce metà, e i saggi e indispensabili consiglieri mamma e papà.
La visita di una casa si trasforma così in un’ invadente incursione nella vita di chi abita la proprietà in vendita.
Da una parte il bamboccione e consorte si aggirano per la casa cercando di capire se è quella giusta, dall’altra mamma e papà studiano le abitudini dei proprietari snocciolando giudizi sull’immobile in base a quello che vedono.
Mamma si traforma in interior designer e papà in impresa edile: inutili le manifestazioni di interesse del figliol prodigo se le cose non stanno come dicono loro. E guai se l’agente immobiliare prova a dare consigli. La casa è un affare di famiglia.
La spina nel fianco
Puntuale come un orologio svizzero, si presenta all’appuntamento pronto a sfidare l’agente immobiliare.
Ha più informazioni lui che il catasto, ha già un progetto di ristrutturazione pronto nonostante sia la prima visita, è preparatissimo su prezzi, costi e spese ed è già nel mood della contrattazione estenuante.
Ogni metro quadro visitato in sua compagnia sono 5 minuti di agonia: le sue considerazioni sull’immobile paiono religione e anche davanti all’evidenza ha sempre qualcosa da dire.
L’ansioso indeciso
Difficile da capire, difficile da gestire.
Questa tipologia di visitatore è la quintessenza del dubbio capace di rendere insicuro anche l’agente immobiliare più esperto.
Vittima del colpo di fulmine, la prima visita è amore a priva vista. Ma è anche il momento in cui l’ansionso indeciso scambia l’agente immobiliare per il suo psicologo, rovesciandogli addosso ansie, problemi, indecisioni e traumi, cercando in lui risposte e certezze.
L’indecisione crea ansia e le ansie creano l’indecisione. La casa è bella, bellissima, quella che ha sempre sognato, ma le scie chimiche, la crisi e la sfiducia nel prossimo sono variabili su cui riflettere.
E se poi un giorno il mattone si svalutasse?
L’inquisitore
Una mitraglia continua ed estenuante di domande.
Domande sulla casa, sul condominio, sui condomini, sull’impresa di pulizie, sugli interventi interni ed esterni, sui consuntivi di spesa fino al 2020, sul numero di animali domestici presenti nel condominio, sul numero di scippi avvenuti nella zona dal 1970, sulla storia dei proprietari e sul perché hanno deciso di vendere e soprattutto perché hanno scelto un arredamento piuttosto che un altro.
Ma soprattutto domande sulla provvigione dell’agente.
Lo sborone voglio ma non posso
Visita centoventi case trovando sempre un particolare che fa della casa che visita quella sbagliata.
Nonostante l’agente immobiliare abbia rispettato tutti i desiderata espressi dal clienti e selezionato i migliori immobili, ecco che non è mai quella giusta. E non lo sarà mai. Costa 100 ma alla fine la banca da 50.
Il cafone
Maleducato, borioso e snob, è forse quello più odioso tra tutti. Pare che a lui sia tutto dovuto, anche il caffè offerto dalla proprietà durante la visita.
Due fettine?
Il paccaro
Daje 1, daje 2, daje 3. Tre appuntamenti, tre pacchi, tre telefonate di scuse assurde: nonna si è rotta il femore, gli alieni lo hanno rapito proprio mentre stava arrivando all’appuntamento, un asteroide ha bloccato la tangenziale.
Fantastico! È tutto vero. Aggiungerei anche quelli che chiedono il margine di trattativa sulla proprietà in vendita, alla primissima telefonata, ed ovviamente senza aver visto la casa né la faccia dell agente…
Anche quelli che alla seconda o terza visita alla stessa proprietà portano “il tecnico” , il quale normalmente è l azzeccagarbugli di famiglia…