La situazione dei mutui nel primo semestre 2016
Continua a crescere il numero delle richieste di nuovi mutui e di surroghe da parte delle famiglie: +14,6% nel primo semestre 2016
Segnali positivi anche dall’importo medio richiesto, che sembra aver interrotto il trend di contrazioni. Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Il primo semestre dell’anno in corso ha visto un ulteriore consolidamento della crescita del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali presentate agli istituti di credito, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), con un +14,6% rispetto al corrispondente periodo 2015.
Tuttavia, il mese di giugno appena concluso si è caratterizzato per un inaspettato ritorno del segno negativo dopo 35 mesi consecutivi di performance positive, con una contrazione pari a -4,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi), che però – va sottolineato – si caratterizzava per una crescita estremamente significativa.
Per altro, se si confronta il I Semestre del 2016 con lo stesso periodo degli anni precedenti emerge ancora un piccolo gap da colmare rispetto al 2010, prima che la crisi economica raffreddasse l’interesse delle famiglie nei confronti dell’investimento sulla casa.
L’importo medio dei mutui richiesti
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, l’ultima rilevazione del Barometro CRIF registra segnali incoraggianti. Nello specifico, nel mese di giugno appena concluso il valore medio richiesto si è attestato a 122.992 Euro, superiore (seppur di poco) a quello registrato nel corrispondente mese dell’anno precedente (quando era risultato pari a 122.671 euro).
Più in generale, però, nei primi sei mesi dell’anno in corso sembra essersi arrestato il trend di costante contrazione che aveva caratterizzato il comparto: l’importo medio richiesto è infatti risultato pari a 122.519 Euro, sostanzialmente in linea con quello del corrispondente periodo dell’anno precedente (-0,5%).
Si vedrà nei prossimi mesi se si è raggiunta un nuovo punto di equilibrio o se si assisterà all’inizio di una fase di discontinuità. Se si considera che a giugno 2010 l’importo medio richiesto era stato pari a 140.104 Euro, nell’immediato sembra però difficile un ritorno agli importi degli anni pre-crisi.
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, nei primi sei mesi del 2016 le preferenze degli italiani si sono nuovamente concentrate nella classe compresa tra 100.000 e 150.000 Euro, con una quota pari al 29,4% del totale.
Nel complesso quasi 4 domande su 5, il 78,1% del totale per la precisione, presentano un importo inferiore ai 150.000 Euro.
Le classi di durata dei mutui richiesti
Per quanto riguarda la distribuzione della domanda di mutui per classe di durata, invece, ancora una volta è quella compresa tra i 16 e i 20 anni ad essere risultata la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 23,6% del totale, seguita a ruota dalla fascia tra i 21 e i 25 anni, con il 20,7%.
Anche in questo caso, il fatto che le famiglie si orientino prevalentemente su piani di rimborso lunghi va letto come la necessità di adottare soluzioni in cui la rata mensile incida nel modo più lieve possibile sul bilancio familiare.
La distribuzione delle domande per fasce di età
Osservando infine la distribuzione della domanda di mutui in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF mette in evidenza come anche nel mese di giugno si riscontri una maggior concentrazione nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,1% del totale. Come prevedibile, complessivamente circa 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44.
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie