Brexit: dalla fuga dai fondi alla rivincita di New York, dal wait and see all’Italia
Brexit e il mercato immobiliare: dalla fuga degli investitori alla rivincita di New York, da chi aspetta a chi guarda all’Italia.
Ecco i possibili scenari per gli investitori del mattone.
Le incertezze legate all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea stanno dando uno scossone al settore immobiliare inglese e a quello internazionale.
Un primo forte accenno della tempesta che si sta abbattendo sul settore real estate è la fuga dai fondi immobiliari. Trainati verso il basso dal crollo della sterlina e dalle previsioni non proprio floride per l’economia del paese, Standard Life, Aviva e M&G hanno sospeso raccolta e e congelato i rimborsi.
Ma quali sono dunque i possibili scenari per gli investitori?
L’incertezza è il peggior nemico degli investitori
La Brexit potrebbe spostare gli equilibri della grande rivalità immobiliare tra Londra e New York favorendo gli investimenti nel mattone verso la Grande Mela.
Se da una parte c’è chi a Londra aspetta il calo dei prezzi per poter comprare, dall’altra, un nutrito numero di investitori cerca la stabilità dei mercati.
Londra potrebbe dunque perdere il suo status di fortino dove poter far confluire capitali, distribuendolo tra Hong Kong, Monaco e New York.
Brexit: uno stimolo per New York
Ed è proprio la Grande Mela che potrebbe beneficiare maggiormente degli effetti della Brexit. Ora più che mai New York potrebbe diventare il porto sicuro dove fare investimenti nel real estate.
Nel corso degli ultimi anni, i prezzi residenziali a Londra hanno superato quelli di New York. Nel 2015 un piede quadrato a New York costava in media 2.580 dollari circa, a Londra 4.480 dollari.
Oggi tutto potrebbe succedere, e New York potrebbe avere la meglio nella storica rivalità che esiste tra le due città, soprattutto se si tiene in considerazione che la media di giorni in cui un immobile rimane sul mercato è di 19 e che l’indice di negoziabilità del prezzo è dell’ 1%.
La virata degli investimenti verso la Grande Mela non è comunque cosa nuova: le passate minacce dell’introduzione di una super tassa sugli immobili e altre incertezze di Londra avevano già visto lo spostamento di capitali sul mattone di lusso newyorkese, comparto che ha visto i prezzi crescere in maniera esponenziale: nel 2014, i prezzi di lusso di New York hanno fatto un balzo con un +18,8% rispetto al 5,1% di Londra.
Wait and See
Se ci sono investitori pronti a spostare i propri capitali, c’è anche chi adotta l’atteggiamento del “Wait and see” aspettando di vedere l’evoluzione dei mercati.
Chi assume questo atteggiamento vede nell’indebolimento della sterlina una possibile spinta della domanda nel centro di Londra a breve termine.
Non solo: nelle zone centrali di Londra rimangono comunque ottimistiche le previsioni di vendita. In zone come East London inoltre (City, Fringe, Southbank, King’s Cross & Riverside) il deprezzemanto del mattone potrebbe non esser così pesante.
Occhi puntati sull’Italia
Anche l’Italia potrebbe esser la destinazione giusta per gli investitori che vogliono cogliere nuove opportunità. Con un patrimonio immobiliare di pregio, la capitale meneghina è in grado di attrarre gli investitori in cerca di valide opportunità per diversificare i loro investimenti.
Milano è dunque pronta ad accogliere gli investitori, proponendosi come città di nuove opportunità. Ne è un esempio il road show con investitori e autorità, per raccontare l’attrattività della città che il sindaco Sala ha appena concluso nella City.
Salva