Vendite di case: è boom nel primo trimestre 2016
È boom di vendite di case nel 2016. A riportare il dato è l’ultimo Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate .
Nel primo trimestre del 2016 il mercato immobiliare italiano ha mostrato una grande crescita nei settori immobiliari, sia residenziale che commerciale.
La ripresa del mercato avvenuta nel corso del 2015 ha fatto da traino al boom dei primi tre mesi del 2016.
La ripresa manifestata nel corso del 2015 imprime una netta accelerazione nei primi tre mesi del 2016. Tra gennaio e marzo 2016 il numero di case acquistate è pari a 115.135 unità, rispetto al primo trimestre del 2015 quando si registrarono 95.455 case acquistate.
Un crescendo che parte dal 2015 quindi: tutto il comparto è cresciuto. L’Osservatorio infatti analizza il transato dell’intero comparto immobiliare evidenziando la forte crescita. Dal primo trimestre 2015 si passa infatti da un totale di 208.382 unità vendute a 244.393 del primo trimestre del 2016.
Tra i comparti che hanno performato meglio, il dato ha fatto registrare la crescita maggiore riguarda proprio quello residenziale. L’incremento maggiore interessa il segmento residenziale con una variazione percentuale, +20,6%, rialzo che non trova precedenti nella serie storica considerata dalla nota trimestrale.
Dall’ Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate si osserva un crescita generalizzata in tutto il Paese. Il segno è largamente positivo in tutte le aree, anche se i ritmi di crescita non procedono con la stessa velocità.
Ancora una volta, come già nel corso del 2015, il Nord guida la risalita con una performance superiore al 24% che distanzia ulteriormente le altre macroaree. È un dato significativo considerando che le regioni settentrionali pesano per oltre il 50% sul mercato complessivo.
Il Centro cresce poco al di sotto (+18,5%) del dato nazionale. Infine il mercato al Sud incrementa del 16%.
Il passato
I trimestri del 2013 mostrano tassi di flessione in attenuazione mentre nel 2014, iniziato con il segno ampiamente positivo al Centro e al Nord, i volumi si ridimensionano nel II trimestre, restando in crescita solo nell’area del Centro, e nel III e IV trimestre tornano in rialzo in tutte le aree.
Nel 2015 il Centro apre in forte ribasso per poi chiudere, come già visto, oltre l’11%. A partire dal secondo trimestre è soprattutto il Nord a guidare la ripresa facendo registrare tre trimestri consecutivi con una variazione positiva superiore al 10%. Il ruolo di traino esercitato dalle regioni settentrionali si conferma, come appena visto, anche ad inizio 2016.
Il primo trimestre 2016
Al Nord la forbice si allarga a vantaggio dei capoluoghi che superano di oltre 7 punti percentuali il risultato degli altri comuni.
Al contrario al Centro i rapporti di forza si invertono con i non capoluoghi (19,8%) che come già avvenuto nei due trimestri precedenti crescono a velocità superiori rispetto ai capoluoghi (17,0%).
Al Sud guidano i comuni maggiori ma la distanza con gli altri comuni si riduce rispetto a quanto registrato nel corso del 2015.
Le compravendite nelle metropoli
Il deciso rialzo del mercato delle abitazioni già osservato su base nazionale trova conferma anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione che, con una variazione tendenziale del +20,7%, si allineano al dato nazionale (+20,6%) e raddoppiano il risultato del trimestre precedente.
La forte ascesa si manifesta senza evidenti distinzioni sia nelle metropoli sia nei comuni delle rispettive province, con i dati complessivi che mostrano perfetta simmetria.
Tra le città spicca in particolare la performance di Torino che incrementa di oltre il 37% il volume delle compravendite rispetto al primo trimestre 2015. Molto positivi risultano anche i mercati di Genova e Milano con rialzi tendenziali superiori al 25%. In particolare il capoluogo lombardo prosegue, rafforzandola, una crescita che dura ininterrottamente dal terzo trimestre 2013.
Vicine alla media nazionale sono le città di Napoli, Bologna e Firenze. Anche Roma cresce su ritmi sostenuti (+12,5%) ma che appaiono meno brillanti se valutati alla luce della particolare congiuntura in atto. Guardando alle performance delle province si confermano risultati superiori alla media per Milano e Genova, con Roma che recupera molte posizioni. In questo inizio di anno il mercato meno dinamico risulta quello di Palermo sia a livello di capoluoghi (+5,5%) che di province (+2,7%).