La porta dei poveri: a New York l’«apartheid» finanziario è realtà
La porta dei poveri nel super condominio di lusso Extell di New York è realtà.
Nel prestigioso Upper East Side a New York, il condominio Extell è stato terminato e con esso sono stati aperti i due ingressi al centro di numerose polemiche, l’ingresso per i ricchi e l’ingresso per i poveri, ovvero gli inquilini che abitano nei 55 appartamenti a prezzo calmierato messi a disposizione dalla società costruttrice.
I due ingressi sono nettamente separati e hanno anche due indirizzi diversi. Al 50 di Riverside Blvd si trova l’ingresso dei ricchi, di quegli inquilini in grado di spendere oltre 1 milione di dollari per un appartamento e che possono accedere a servizi di lusso come la piscina, due palestre, un cinema, una pista da bowling, il giardino e portierato 24 ore.
Sul lato opposto invece, al 40 di Riverside Blvd, si trova la porta dei poveri, inquilini meno abbienti a cui gli appartamenti sono stati affitatti con canoni dagli 800 dollari. Gli appartamenti sul lato povero non hanno vista sul fiume, non hanno accesso ai servizi extra del condominio, al giardino e ai locali comuni. A loro disposizione solo uno locale biciclette e un piccolo locale lavanderia.
New York sta comunque lavorando su normative anti-discriminazione soprattutto per proteggere gli inquilini a canone calmierato che sempre di più subiscono questo tipo di disparità. Sicuramente costruire abitazioni più accessibili potrebbe aiutare le famiglie meno abbienti e si eviterebbero simili discriminazioni.
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