Londra è la città più cara del mondo. E Cina e India ne approfittano
Londra si aggiudica il titolo di città più cara al mondo dove vivere. Scalzando Hong Kong dopo 5 anni di primato. Ad affermarlo è la ricerca annuale di Savills, ogni anno calcola quanto costa vivere e lavorare nelle 12 maggiori città finanziarie al mondo.
L’analisi calcola quanto costa vivere e lavorare nelle 12 maggiori città finanziarie al mondo: con la crescita dei prezzi dovuti al boom immobiliare e l’aumento del valore della sterlina Londra è salita sul podio delle città più care del mondo; nella City i costi di vita e lavorativi sono lievitati del 40% dal 2008 ad oggi.
Ad approfittare del boom ci pensano cinesi e indiani. Gli Indiani del gruppo Lodha Group hanno pianificato investimenti nella City pari 3 miliardi di sterline, circa 3,8 miliardi di euro.
A dare il via al piano di investimenti è stato il deal portato a termine lo scorso dicembre con l’acquisto per 306 milioni di sterline del palazzo in Grosvenor Square 1 a Mayfair, ex sede dell’ambasciata del Canada. Il sito verrà presto trasformato in in complesso residenziale di lusso
Anche i cinesi fanno shopping immobiliare a Londra, mettendo sul piatto investimenti altissimi.
La società, la Greenland Holding Group, ha deciso di investire 2 bilioni di dollari nel mercato londinese, considerando Londra come un mercato maturo ed evoluto.
“Gli acquirenti stranieri costituiscono il 10% al 15% di tutte le vendite di nuove costruzioni a Londra e questo garantisce ottimi ritorni dagli investimenti. Inoltre l’immobiliare a Londra è visto come investimento rifugio grazie anche al solido sistema legale britannico e alla sterlina”
Il gruppo di investimento ha iniziato lo shopping londinese acquistando uno dei siti storici di Londra: l’ex birrificio Ram Brewery a sud ovest di Londra. Qui verranno costruite 661 nuove case, tra cui una torre di 36 piani con 166 appartamenti. In una città affamata di abitazioni – dice il presidente del Greenland Holding Group – e con una popolazione in continua crescita, questo progetto sarà un successo.
Entro fine gennaio inoltre verrà perfezionato anche un altro investimento a Canary Wharf per la costruzione di una torre residenziale.
“Gli acquirenti stranieri costituiscono il 10% al 15% di tutte le vendite di nuove costruzioni a Londra e questo garantisce ottimi ritorni dagli investimenti – dice il presidente del Greenland Holding Group – Inoltre l’immobiliare a Londra è visto come investimento rifugio grazie anche al solido sistema legale britannico e alla sterlina”