Milano: gli affitti sotto effetto Salone
Sarà uno degli effetti collaterali della crisi economica, ma anche una “gioiosa macchina da business” come la settimana milanese del Salone Internazionale del Mobile e del Fuorisalone fa i conti con budget di spesa sempre meno ricchi.
Uno dei segnali in questo senso è la crescente ricerca di alternative più informali ed economiche rispetto alla classica sistemazione negli alberghi e nei residence del capoluogo lombardo. Ovviamente, però, la comodità di prendere in affitto un appartamento ammobiliato nei quartieri che ruotano intorno al Main Event milanese si scontra con quello che si può definire l’Effetto Salone sui prezzi, inclusi i canoni di locazione. Analizzando i dati di domanda e offerta, il Centro Studi di Casa.it, offre un interessante spaccato di questo temporaneo, ma energico tsunami sul mercato degli affitti, anche in previsione di ciò che potrà accadere di qui a un anno con EXPO 2015.
La mappatura di Casa.it evidenzia un incremento generalizzato nei canoni medi di locazione settimanale per piccoli appartamenti arredati (50/80 mq) rispetto all’andamento di mercato nelle 6 aree analizzate: Tortona, Lambrate, Brera, Garibaldi/Porta Volta, Isola e Porta Romana. Partendo da valori medi già piuttosto consistenti, attestati in una fascia che va da 320 a 510 Euro, i ritocchi al rialzo nei canoni di locazione per i bilocali e i piccoli trilocali
vanno da un minimo del +2,6% di Via Maroncelli (zona Garibaldi/Porta Volta) e Via Dal Verme (zona Isola) a un massimo del +137,5% toccato in via Massimiano (zona Lambrate). Proprio l’ex quartiere industriale nella zona est di Milano si aggiudica il primato dei rincari nella settimana del Salone del Mobile, con aumenti dal 51,5% a ben oltre il 100% che riflettono, però, una notevole vivacità sia dell’offerta sia della domanda.
Alle spalle di Lambrate per consistenza dei rialzi si colloca Brera, dove l’Effetto Salone porta le quotazioni medie degli affitti tra i 700 e gli 800 Euro la settimana, per una variazione dal +50% al +86% rispetto ai canoni medi nell’anno. Nelle vie del quartiere “bohémienne” di Milano l’offerta di appartamenti in affitto risulta cresciuta dal 3,3% al 5,2%, mediamente 1 punto percentuale in più rispetto alla domanda. Non sorprendono i dati della zona Tortona, tradizionale cuore degli eventi del Fuorisalone. In questo caso, i rincari negli affitti vanno dal +28,2% al 75,7% e l’incremento della domanda durante la settimana del Salone del Mobile risulta superiore – anche in modo considerevole – rispetto alla variazione dell’offerta.
La zona Garibaldi/Porta Volta sembra muoversi a due velocità: da una parte rincari dal +50% al +63% nelle strade più pregiate, dall’altra vie con aumenti assai più modesti, attestati sotto il 10%.
Relativamente più omogenei e contenuti, invece, sono gli aumenti registrati da Casa.it nel quartiere Isola e nella zona di Porta Romana. Nel primo, la forchetta dei rincari va dal +2,6% al +17,1% a fronte di consistenti incrementi sia nell’offerta sia nella domanda. Nell’area di Porta Romana, l’Effetto Salone si riflette in maggiorazioni negli affitti che vanno dal +28,6% al +53,8%.
Loft e Showroom
Il Centro Studi di Casa.it ha rilevato anche i dati relativi all’andamento della domanda e dell’offerta nel segmento dei loft e degli showroom, offrendo così una visione d’insieme dell’Effetto Salone sul mercato degli affitti a Milano. In media, quest’anno il sovrapprezzo da pagare per affittare una location da 500 metri quadri in cui organizzare eventi, installazioni multimediali e presentazioni di prodotto varia dal 22% al 48%, per una spesa settimanale che va da un minimo di 2.200 a un massimo 6.000 Euro. La palma del quartiere con i maggiori rincari in percentuale spetta a Porta Romana, con rialzi superiori al 45%, seguita da Brera, dove la variazione nei canoni medi di locazione va dal +30% al +45%, e da Garibaldi/Porta Volta con incrementi dal +24% al +46%.
L’area intorno a Via Tortona, invece, fa registrare incrementi omogenei, racchiusi tra il +30% e il +35%, imitata dal quartiere Isola, dove il sovrapprezzo nella settimana del Salone del Mobile va dal +25% al +33%. Lambrate chiude la graduatoria sia in termini di canoni di affitto richiesti (da 2.200 a 3.000 Euro) sia di ritocchi in percentuale, compressi in una forchetta che va dal +22% al +31%.
“Malgrado la crisi, l’importanza e la forza del Salone Internazionale del Mobile di Milano si percepiscono chiaramente anche dall’entità degli effetti che produce sull’indotto, tra cui ricade il mercato degli affitti,” commenta Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it. “La scelta di prendere in affitto un appartamento riflette sicuramente una maggiore attenzione al contenimento dei costi, ma non solo. È infatti anche un modo per vivere appieno la città e per godere della flessibilità che altre sistemazioni più tradizionali, come gli hotel, non possono offrire. ”
Grazie per il puntale aggiornamento sui canoni settimanali che spesso tendono a lievitare durante le manifestazioni fieristiche, a mio avviso spesso secondo logiche non proprie dettate dal mercato. L’ideale è scegliere un’agenzia seria che offra sempre appartamenti di qualità senza una lievitazione dei prezzi non giustificata.
Concordo sulla maggiore libertà di utilizzo dell’immobile durante il soggiorno e su un rapporto qualità prezzo, rispetto al soggiorno in hotel, nettamente superiore.
Stefano
Thebestrent
Non posso che essere d’accordo con Stefano, troppo spesso a guidare le scelte nella politica di prezzo è la speculazione a breve termine. Si dimentica che un turista truffato, è un turista che non tornerà, mentre un turista contento sarà sicuramente felice di tornere in visita.