Digital housewife: le donne 2.0
Casa.it e AlFemminile ancora insieme per a scattare una fotografia della donna all’interno dell’osservatorio delle tendenze del mondo femminile in relazione alla casa con la ricerca sulle donne 2.0 e la gestione della casa nel terzo millennio
Uno degli aspetti che emerge chiaramente dalla survey è l’effettiva esistenza di un salto generazionale per quanto riguarda il distacco dal “nido famigliare”, se fino a 50 anni fa si lasciava la casa dei genitori solo quando ci si sposava, adesso le donne conquistano la loro indipendenza molto prima.
Dal confronto delle due generazioni emerge che le donne del nuovo millennio, lasciano casa non solo dopo essersi sposate (il 35%) ma anche quando sono andate a convivere (23%) o quando hanno iniziato gli studi (14%) o il lavoro (12%), a differenza delle loro madri che hanno lasciato il tetto dei genitori solo dopo il matrimonio(87%).
Per quanto riguarda la gestione delle mansioni domestiche, invece, il grado di indipendenza conquistato dalle donne non è altrettanto alto: anche se il 51% dichiara che, a differenza dei genitori, il loro compagno contribuisce attivamente nelle faccende domestiche, resta però un forte zoccolo duro (il 42%) che dichiara di non ricevere alcun aiuto dal compagno, esattamente come accadeva alle proprie madri.
Se escludiamo le piccole riparazioni, che per il 66% dei casi sono un compito del compagno, a “conti fatti” restano a carico delle donne la maggior parte delle incombenze domestiche: il 51% delle intervistate dichiara di essere principalmente lei ad occuparsi dei lavori casalinghi e un 23% non nasconde di essere l’unica a prendersi cura della casa. Il lavoro è diviso equamente solo nel 16% dei casi. Le mansioni che gli uomini si prendono in carico più spesso sono: svuotare la pattumiera (46% dei casi) apparecchiare/sparecchiare la tavola (38%) e prendersi cura del giardino/balcone (36%). I figli, invece, preferiscono apparecchiare/sparecchiare (13%) e caricare/scaricare la lavastoviglie (5%).
In questo scenario dove sono le donne a “reggere il peso della casa” non stupisce che i comportamenti che più irritano nella convivenza siano quelli che le costringono ad aumentare la mole di lavoro. Al primo posto (27%) i vestiti e le scarpe disseminate per casa, seguono i piatti sporchi nel lavandino (18%) e gli schizzi d’acqua sugli specchi/pavimenti (17%).
Nonostante il quadro emergente dai dati e sebbene le donne siano sempre di più madri e lavoratrici, le intervistate dichiarano di non rinunciare a prendersi cura della casa: addirittura il 37% dichiara di farlo tutti i giorni, il 26% 1-2 volte alla settimana e il 19% 3-4 volte alla settimana; solo il 18% si dedica alla casa unicamente nel week end.
Le donne del nuovo millennio si confermano, infine, attente all’ambiente. Infatti solo il 4% dichiara di non interessarsi delle tematiche di ecosostenibilità mentre tutto il resto del campione mette in atto una qualche pratica green nella gestione quotidiana della casa: dalla raccolta differenziata (40%), alla riduzione dei consumi energetici (28%), all’uso dei riduttori di flusso nei rubinetti (14%); c’è poi anche un super sensibile 9% che fa la spesa a km zero e un altro 4% che utilizza una compostiera per riciclare i rifiuti umidi.
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