La festa della donna: ecco come è nata
La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
L’origine risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Per diverse giornate questo gruppo di donne decise nel conquistare i loro diritti continuarono a scioperare ma l’8 Marzo l’azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio che divambpò nella fabbrica blindata ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Ma l’8 marzo è una data ricorrente nell’importanza dei diritti delle donne, una data davvero rivoluzionaria. Infatti, nel 1917, a San Pietroburgo, un gruppo di donne marciarono lungo le strade per il «Pane per la Pace», chiedendo a gran voce la fine della guerra e manifestando per i propri diritti. Evento che in Russia diede origine alla Rivoluzione di Febbraio, alla successiva destituzione dello zar e all’attribuzione del diritto di voto alle donne stesse.
La mimosa è il simbolo di questa ricorrenza: questa iniziativa sembra sia attribuibile all’iniziativa del 1946 delle femministe Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei le quali, venute a sapere che il vicesegretario del Pci Luigi Longo intendeva regalare nel giorno della ricorrenza tutta al femminile delle violette, suggerì di cercare un fiore più povero e più diffuso nelle campagne, scegliendo così la mimosa .
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