Anche il gatto di casa può essere a impatto zero
Uno studio neozelandese ha misurato l’impatto che hanno sull’ambiente i nostri amati animali domestici ed è arrivato alla conclusione che un gatto può inquinare più di un Suv.
Ma cosa hanno preso in considerazione gli studiosi? Prima di tutto l’industria che gravita intorno al mantenimento dell’animale (allevamenti di animali, industrie di cibo per animali, trasporto e distribuzione di cibo, sabbia e accessori vari), ma anche la produzione e lo smaltimento della lettiera ha un impatto pesante sull’ambiente. Quasi la totalità delle sabbie in commercio è di tipo minerale quindi non è né biodegradabile né riciclabile.
Ma vediamo insieme poche semplici regole che possono aiutarci ad abbassare l’impatto sull’ambiente dei nostri piccoli amici:
Cibo sano e senza esagerazioni
Un gatto su quattro è in sovrappeso e rischia di sviluppare malattie legate alla sedentarietà. Dargli cibi sani (magari cucinati da te) e nella giusta quantità così da assicurrglia una vita più lunga e sana e limitare gli sprechi di cibo.
Ricicla le confezioni
Quando acquisti cibi in scatola, oltre a verificare gli ingredienti, preferisci sempre confezioni interamente riciclabili.
Utilizza le lettiere biodegradabili
Ne esistono a base di scarti di cereali e cellulosa: non sono tossiche per il tuo gatto (e per te) e non inquinano l’ambiente.
Giochi riciclabili
Costruisci giochi con materiali da riciclo come cartoni, tappi di sughero e altri materiali che non siano tossici, ai gatti spesso piacciono le cose più semplici.
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