Il premio Pritzker 2012 al cinese Wang Shu: l’importanza della Cina nello sviluppo dell’architettura nel futuro
Il premio più prestigioso dell’architettura, il premio Pritzker, è stato assegnato all’architetto cinese Wang Shu. E’ la prima volta che il Nobel dell’architettura viene assegnato ad un architetto cinese.
Il premio, istituito da Jay Pritzker nel 1979 tramite la fondazione Hyatt ( fondatore dell’omonima catena alberghiera) ha lo scopo di “onorare annualmente un architetto vivente le cui opere realizzate dimostrano una combinazione di quelle qualità di talento, visione e impegno, e che ha prodotto contributi consistenti e significativi all’umanità e all’ambiente costruito attraverso l’arte dell’architettura”
Wang Shu fondatore dell‘Amateur Architetture Studio, ha realizzato negli anni opere la cui funzione è volta a far capire ai cinesi la portata del patrimonio storico e artistico che stanno distruggendo. Le sue opere sono una mistura di presente e passato in cui l’architetto utilizza pratiche e tecnologie per un’edilizia sostenibile con metodi di costruzione e di progetto tradizionali, usando materiale di recupero, provenienti da demolizioni: ne è un esempio lo Xiangshan Campus, China Academy of Art,realizzato con 2 milioni di tegole di recupero.
Anche i progetti residenziali hanno un’anima green:in città super urbanizzate come quelle cinesi Wang Shu ha ripensato al concetto di grattacelo, costruendo i palazzi del Vertical Courtyard in cui ciascun appartamento ha un giardino al piano e altezze che permettono di avere luce e aria tutto il giorno.
“Il fatto che un architetto cinese sia stato selezionato dalla giuria – ha dichiarato Thomas J. Pritzker – rappresenta la consapevolezza del ruolo che la Cina giocherà nello sviluppo dell’architettura nel futuro e dell’importanza che lo sviluppo delle città cinesi rappresenta per questa regione e per il mondo intero”.
Tra gli altri progetti: la Ceramic House, una caffetteria concepita come un vaso ceramico che si riempie di vento e acqua, prendendo a prestito la forma di un contenitore d’inchiostri dell’epoca della dinastia Song la cui superficie è divisa in due parti, una piana e una in pendenza, l’una per conservare, l’altra per sgocciolare l’inchiostro. Le facciate est e ovest sono realizzate con molte piccole aperture, non solo funzionali all’illuminazione e ventilazione dell’ambiente, ma poste per sottolineare l’orientamento dell’edificio.
Foto courtesy: inhabitat.com
Da lodare il fatto che nella progettazione predilige l’uso dei materiali poveri, e combina la costruzione con il ” il genus loci”
Il Premio Pritzker WANG SHU sarà presente alla Triennale di Milano il 4 settembre alle ore 17. Su invito di Angelo Bugatti (Università di Pavia) e Claudio de Albertis (Presidente della Triennale) ed introdotto dal Prof. Zheng Shiling (Member of The Chinese Academy of Sciences), inaugurerà la Mostra “From research to design – Selected architects from Tongji University of Shanghai”.
info @ http://www.triennale.it/it/mostre/future/1202-from-research-to-design-selected-architects-from-tongji-university-of-shanghai