Mobile gardening e giardini verticali
Il desiderio di riconnettere l’uomo con la natura è sempre più esplorato dall’architettura urbana e dall’arte.L’esigenza è duplice: da una parte stabilire un equilibrio tra l’ambiente urbano e la natura, dall’altro c’è la necessità di andare sempre di più verso progetti ecosostenibili e sempre meno inquinanti.
A far leva su questi obiettivi non c’è solo la teoria ma anche la pratica. Ne sono un esempio il progetto dello studio Stefano Boeri Architetto che sta realizzando a Milano il Bosco Verticale: un complesso residenziale la cui superfice è verticalmente e totalmente coperto di vegetazione. Le piante contribuiranno a migliorare la qualità della vita e a ottimizzare il risparmio energetico, grazie all’azione filtrante delle piante utili sia per produrre umidità, assorbire le particelle di CO2 e di polveri grazie alla produzione di ossigeno che per proteggere l’edificio dalle radiazioni e dall’ inquinamento acustico.
Anche l’arte esplora questo mondo in cui riuscire a far convivere uomo, architettura e natura e lo fa attraverso diverse iniziative: sia con progetti più o meno realizzabili come quelle apparse al Exit Arta Midtown Manhattan (in collaborazione con SEA) che organizzando curiose iniziative: sono sempre di più infatti gli artisti che sperimentano il “Giardinaggio Mobile” che ha l’obiettivo di promuovere il connubio arte-uomo-natura trasformando gli spazi urbani in aree verdi in movimento.
Fonti: .thedailygreen.com