Design ecosostenibile
L’ecologia diventa protagonista dell’interior design, ovvero del nuovo modo di intendere l’arredamento nel rispetto del pianeta e della salute.
Forse non tutti sanno che il design nasce dall’esigenza di creare oggetti e arredamenti per la casa che fossero belli, pratici, innovativi, alla portata di tutti e in grado di semplificare la vita delle persone. A questi elementi fondamentali si aggiunge, oggi, l’esigenza green.
Un oggetto d’arredo, per essere ecologico, deve essere prodotto con metodologie a basso impatto ambientale, essere composto di materiali riciclati e riciclabili ed essere esente da qualsiasi trattamento che possa essere tossico per le persone e per l’ambiente.
Il design ecologico è in continua evoluzione, ma i costi di produzione purtroppo non permettono ancora di rendere questi prodotti accessibili al grande pubblico. L’eco-design, per ora, è conosciuto dagli esperti e dagli appassionati del settore, ed è un vero protagonista quando si tratta di fiere ed eventi legati all’arredamento e al design.
Una delle tendenze dell’arredamento ecosostenibile alla portata di tutti è sicuramente il riciclo di mobili e oggetti in disuso o destinati alla discarica. Se si possiede creatività e un po’ di manualità è possibile creare oggetti unici e originali.
A Parigi, per esempio, è abitudine comune lasciare in strada oggetti d’arredamento che non servono più, in modo che altri possano prenderli e riutilizzarli. Anche in Italia comincia lentamente a diffondersi l’abitudine allo scambio di mobili, grazie anche all’utilizzo di Internet, dove ormai è possibile sia trovare casa che acquistare l’arredamento.
Un esempio può essere quello del comodino della nonna, scartavetrato e dipinto di vernice atossica, può diventare un bellissimo mobiletto per il bagno o la cameretta dei bambini.
Il “fai da te”, secondo le stime dell’Osservatorio Casa.it, è sempre più praticato dagli italiani. Di sicuro le difficoltà economiche portate dalla crisi di questi anni hanno avuto un ruolo centrale in questa scelta, ma il risparmio non è certo l’unico motivo.
Alla base c’è anche un ritorno al piacere di occuparsi in prima persona della propria casa, fabbricando con le proprie mani mobili e decorazioni, scegliendo in prima persona materiali e riconquistando quella manualità che abbiamo abbandonato in nome della velocità e della praticità.
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