Studenti fuori sede: evoluzione del mercato degli affitti e capacità di spesa delle famiglie
Scegliere un’università non significa solo scegliere un percorso di studi, ma spesso significa anche trasferirsi dalla città in cui si vive al centro universitario: ai costi della scuola quindi si aggiungono anche quelli per l’alloggio che, per ottimizzare i costi, deve esser strategico, in una zona ben servita dai mezzi pubblici e dai servizi in generale.
L’osservatorio Casa.it ha condotto un’indagine in merito, mettendo in evidenza l’evoluzione del mercato degli affitti nei centri universitari di maggior prestigio e la capacità di spesa delle famiglie per il mantenimento agli studi dei propri figli.
Il dato che emerge è la difficoltà crescente delle famiglie italiane nel far fronte alle spese di affitto per i propri figli che studiano fuori sede. Le possibilità economiche dei genitori risultano, infatti, essere del 6% inferiori ai reali costi del mercato immobiliare italiano. La scelta dell’abitazione ricade quindi spesso in zone più periferiche ma efficacemente servite dai trasporti pubblici.
Dall’indagine risulta che è a Milano che si registra lo scarto maggiore tra il potere di spesa dei genitori, disposti a spendere una media di 750 Euro al mese per una metratura compresa tra i 50 e i 70 mq, e la reale offerta che si colloca in media intorno agli 850 Euro al mese. Roma, che si conferma la città univeristaria più cara d’Italia, e mostra invece un divario minore: il canone medio mensile per un bilocale è di 880 Euro contro una capacità di spesa che si attesta sui 820 Euro.
Padova e Pavia rilevano un interessante incontro tra i prezzi della domanda e quelli dell’offerta che si assestano rispettivamente sui 550 e 500 Euro al mese. Infine, Pisa e Bari registrano una tendenza delle famiglie a spendere in media il 3% in più rispetto all’offerta immobiliare, con prezzi che si attestano sui 680 Euro al mese per la prima e 570 Euro per la seconda.
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