Nel 2009 vendute il 10% in meno di case
Non c’è dubbio che il 2009 sia stato un anno difficile. Il secondo, dopo la crisi del 2008. Ma forse un calo del genere il mercato non se lo aspettava. Secondo i dati comunicati oggi dall’Istat, le operazioni di compravendita immobiliari lo scorso anno sono diminuite del 10% con un piccolo barlume di maggiore ottimismo (se così si può dire) nell’ultimo trimestre quando sono scese «solo» del 3,6% rispetto a un anno prima. Le motivazioni principali del calo registrato dal mercato sono da imputare alla contrazione del credito da parte delle banche che, complice la crisi, hanno firmato meno mutui (in media il 2,7% in meno) soprattutto nelle città metropolitane, dove ne è stato erogato l’8,9% in meno.
A voler leggere con un pizzico di positività i dati, tuttavia, il 2009 è stato leggermente migliore del 2008 quando la riduzione delle operazioni era stata dell’11,1% nel primo trimestre fino al picco massimo (spaventoso) del 25,5% degli ultimi tre mesi dell’anno. È indubbio quindi che il 2009 abbia rappresentato un anno di parziale e lenta ripresa seppur ancora con il segno meno davanti. Anche perché, come sottolinea ancora l’Istat, il costo dei mutui è sceso moltissimo dopo i picchi massimi dell’estate del 2008 quando la Banca centrale europea aveva spinto i tassi fino al 4,25%.