La Fiaip alza la voce sulla cedolare secca per gli affitti
Il comunicato è secco: «Vista la valenza del provvedimento e il successo riscosso in Parlamento, di fronte ad una miriade di emendamenti, in maniera bipartisan Fiaip si chiede perché anche quest’anno il Governo non voglia introdurre la cedolare secca al 20% ed intervenire sulla materia dell’emergenza abitativa, per venire incontro alle esigenze dei ceti meno abbienti, e di chi invece potrebbe beneficiare dell’imposta sostitutiva per i redditi da locazione».
La presa di posizione è netta. «Siamo di fronte» dichiara il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi «ad una misura voluta da tutte le forze politiche, presente nei programmi elettorali di molti schieramenti politici, che può rispondere alle esigenze abitative e rilanciare subito il mercato degli affitti, oltre a combattere l’abusivismo e le locazioni “in nero”, dando così una risposta immediata al crescente fabbisogno di unità abitative».
È così che Fiaip chiede espressamente al Governo il perché dell’ennesima ipotesi di posticipare ancora una misura che può da subito apportare benefici fiscali a tutte le famiglie italiane, e che invece potrebbe altresì innescare il rilancio del mercato immobiliare alla stregua degli effetti del Piano Casa.
Non si capisce quale siano le lobby che frenano l’introduzione di questa norma o se sia solo un problema di spesa pubblica. Fatto è che l’introduzione della cedolare secca del 20% sulle locazioni sarebbe un passo in avanti verso trasparenza e regolamentazione. Forse è per questo che nessuno la vuole.