Il mercato cede ma non le aspettative
Il mercato sta ancora accusando segnali di cedimento, ma le aspettative migliorano. È il verdetto dell’Ufficio studi di Nomisma contenuto nell’osservatorio sul settore immobiliare nella seconda metà del 2009, che presenta uno scenario a luci e ombre.
Le luci sono rappresentate dal fatto che il calo del prezzi c’è stato ma è stato inferiore rispetto a un anno prima; le ombre sono invece rappresentate dal fatto che la fase negativa non sembra volersi fermare e il mercato immobiliare ha già lasciato sul terreno un terzo del business. Anche se le aspettative migliorano: gli operatori del settore credono, infatti, che questo potrebbe essere l’ultimo anno di difficoltà. Certo, nel momento in cui gli esperti di Nomisma preparavano lo studio non si era ancora manifestata la crisi di Dubai con la società governativa Dubai World che ha chiesto una moratoria di sei mesi sui 59 miliardi di dollari di debiti che ha con il sistema bancario.
Non si è ancora capito che tipo di impatto tutto ciò potrà avere sul mercato italiano e sulle imprese che lì lavorano. Di certo non è apparsa una buona notizia soprattutto per gli operatori immobiliari che operano tra Italia ed emirato arabo.
Ma tornando all’osservatorio di Nomisma, nel dettaglio l’ufficio studi della società di ricerche bolognese evidenzia come nella seconda parte dell’anno i prezzi delle 13 grandi aree urbane sono scesi dell’1,6% per le abitazioni e gli uffici e dell’1,5% per i negozi, portando il bilancio annuale al -4,1% per le case, al -3,9% per il settore direzionale e al -3,2% per gli spazi commerciali. I tempi medi di vendita sono aumentati e oscillano tra i 6,2 mesi per le abitazioni e gli 8,9 mesi per i capannoni industriali e gli sconti praticati oscillano tra il 12% e il 13,9%.
Le compravendite sono scese: -11% per le abitazioni, -18,9% per gli uffici, -17,7% per il settore commerciale e ‐17,7% per quello produttivo, come riportato anche dall’Agenzia del Territorio.
Risultato: il valore del mercato immobiliare ha perso negli ultimi due anni il 30% passando dai 154 miliardi del 2007 ai 109 miliardi stimati per la fine del 2009. A ruota arriva anche la conferma del calo delle erogazioni di mutui alle famiglie per l’acquisto di immobili che a dicembre scenderanno del 13% a 49 miliardi di euro rispetto ai 56,5 del 2008.