Un italiano su due vuole comprare casa
Nell’annus horribilis dell’economia globale, l’obiettivo principale degli italiani rimane l’acquisto della casa. Questo è quanto emerge da un’indagine Casa.it – Makno condotta su un target di 25-55enni in tutto il territorio nazionale, di cui oltre il 50% intende acquistare un immobile: il 23,8% prevede di comprare nel medio periodo, mentre per il 24,1% l’acquisto di una casa, pur essendo tra i propri interessi primari, non è realizzabile a breve a causa dei prezzi considerati, seppur stabili, ancora troppo alti.
La grande maggioranza degli intervistati ha confermato che la ricerca è rivolta all’acquisto della prima casa (72,3%), mentre circa il 7% dichiara di voler fare un investimento e il 3% di cercare una seconda casa per le vacanze.
I tempi per la ricerca dell’immobile riflettono l’incerta congiuntura economica. Se un quarto dei potenziali acquirenti intende acquistare un’abitazione entro l’anno (24,2%), per circa il 70% il periodo di riferimento è dai due anni in su, rappresentando un sensibile prolungamento della tempistica rispetto al tempo dichiarato da chi ha acquistato un immobile nel primo semestre 2009. ovvero sei mesi. «Nonostante il 2009 sia stato un anno difficile per l’economia a livello globale, con conseguenze dirette sui consumi dei cittadini, non abbiamo registrato un calo di interesse nella ricerca di un immobile. Acquistare una casa resta uno dei principali obiettivi degli italiani, sia per viverci sia come investimento sicuro in tempi di incertezza economica» ha dichiarato Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it.
Ma chi è l’aspirante proprietario? Maschio (61,5%), di età media compresa tra 25 e 44 anni, alto titolo di studio (30,3% possiede una laurea), svolge un lavoro qualificato: per il 34% imprenditore/dirigente/libero professionista e per il 26% lavoratore dipendente. A cercare casa sono in prevalenza coppie (26,3%) e famiglie composte da 3 persone (28,2%) e da 4 persone (25,9%).
In cima ai desideri degli italiani si posizionano le abitazioni indipendenti: villette singole, bifamiliari e a schiera rappresentano circa il 51% del totale delle ricerche. A seguire, in una dimensione più metropolitana: il piccolo condominio, con meno di 10 appartamenti. I loft sembrano invece essere passati di moda, rappresentando solo il 2,3% delle richieste totali.
Alta è anche la domanda per abitazioni di nuova costruzione (40,8%), o comunque costruite da massimo 10 anni (ben il 27% degli acquirenti privilegia queste caratteristiche nella scelta dell’immobile).
E in termini di metri quadri? La metratura più ambita è compresa tra gli 80 e i 100 mq (26% degli intervistati), mentre il 20% dichiara di cercare un immobile fino a 150 mq. Numeroso anche il popolo dei single o delle famiglie senza figli che cercano casa fino a 60 mq (oltre il 20% degli intervistati).
Da quanto emerge dallo studio Casa.it, gli italiani sembrano disposti a fare qualche sacrificio in più nel menage quotidiano e acquistare un immobile senza accendere finanziamenti (18%). Il mutuo, tuttavia, resta una tappa obbligata per la maggior parte dei cittadini, per una durata media che varia dai 10 (22%) ai 25/30 anni (15,5%).
Il 48% degli intervistati ha un budget dai 100.000 ai 200.000 euro, mentre il 28% prevede di investirne fino a 300.000, e solo un esiguo 1,6% di fortunati può spendere dai 500.000 euro in su.
La novità è anche che chi intende acquistare una casa sceglie sempre più il mezzo Internet come portali dedicati e motori di ricerca, che ormai rappresentano la porta d’accesso alla ricerca della casa per il 54.1% degli intervistati. A grande distanza, si posizionano riviste e giornali di annunci (13,5%), agenzie immobiliari (13,5) e il vecchio metodo di ricerca sul campo nella zona di proprio interesse per scovare cartelli o carpendo informazioni dal proprio network di conoscenze (19%).
«Analizzando i dati della ricerca, è evidente che nell’anno della crisi la casa si configuri come un patrimonio economico ed allo stesso tempo un investimento “psicologico”: il “ripiegamento” all’interno della casa, dunque, diventa una risposta al generale clima incerto ed alle problematiche relative all’economia» ha affermato Matteo Abis, direttore di ricerca Makno & Consulting. «In questa fase critica, la diffusa intenzione di acquisto di una abitazione qui fotografata, per gli operatori del settore si deve quindi tradurre in capacità di dialogo con un consumatore che intende correlare il forte investimento nella casa con una grande attenzione al rapporto prezzo/qualità».
I miei consigli per gli acquisti di case di abitazione sono i seguenti, pochi ma sicuri:
comprate solo a un PREZZO DI RIVENDIBILITA’, cioè assicuratevi che vi sia la concreta possibilità di rivendere la casa almeno allo stesso prezzo che state pagando,
evitate gli acquisti di moda (dal finto borgo marinaro al romantico-bucolico-agreste): andate invece sul sicuramente rivendibile,
evitate come la peste le case di campagna, cascine, casolari, coloniche, rustici ecc. OGGI ASSOLUTAMENTE INVENDIBILI, specie se restaurate,
comprate invece al centro, o nelle zone di immediata o prossima espansione urbanistica,
comprate nelle città capoluogo di provincia o nelle cittadine turistico-balneari più richieste,
comprate case costruite negli anni ’60 e ’70: hanno una qualità costruttiva migliore e stanze più grandi rispetto alle nuove costruzioni pur costando un po’ meno, non hanno bisogno di grandi ristrutturazioni e sono più vivibili di certi loculi-alveari a caro prezzo,
guardate allo spazio a disposizione: più ce n’è e meglio è, corti, giardini, parcheggi, garage (meglio se doppi), e non alle finiture o alla jacuzzi o alla robotica&domotica(dà solo problemi),
riscaldamento rigorosamente autonomo,
se avete sufficiente capitale, compratevi case singole con corte e giardino, vivrete meglio…. altrimenti studiatevi il regolamento di condominio: più divieti (di comportamenti da cafoni) ci sono, più il condominio e l’immobile sono di sicura qualità,
fate attenzione a tralicci, ripetitori radiotelevisivi e di telefonia cellulare, piste di motocross, strade e linee ferroviarie trafficate: se sono presenti vicino all’immobile difficilmente lo rivenderete senza rimetterci,
massima attenzione alla stabilità dell’immobile e del terreno su cui è edificato: i soldi per una perizia privata (sicuramente più affidabile di quelle pubbliche…) del vostro geologo di fiducia non saranno mai spesi meglio.