Tra i vicoli il mercato è ancora instabile
Tra le vie di Genova il mercato immobiliare si muove in maniera irrazionale. Poca prevedibilità, prezzi che salgono e scendono senza costanza, quotazioni a macchia di leopardo a indicare un mercato ancora molto poco stabile. Nei primi mesi del 2009 la flessione media dei prezzi è stata del 2,5% e per almeno il prossimo anno si prevede una sostanziale stabilità. «Proprio per questo motivo è il momento di guardarsi intorno con attenzione. L’investitore più accorto può cogliere occasioni molto favorevoli a prezzi interessanti» dice Massimiliano Machetti, agente immobiliare con esperienza ventennale di cui gli ultimi 10 con la rete Fondocasa. La difficoltà di accesso al credito, soprattutto da parte delle famiglie meno abbienti e degli immigrati che riuscivano a ottenere la copertura del 100%, ha cambiato il tipo di domanda: nell’ultimo anno è aumentato dell’11% l’acquisto di case per investimento da parte di famiglie che hanno riversato nel mattone la liquidità che non hanno voluto (o potuto) impiegare altrove. E a giocare un ruolo positivo sulle aspettative future del mercato immobiliare genovese è anche il rientro dei capitali con lo scudo fiscale. «In questa zona le aspettative di un flusso di denaro sull’immobiliare sono molto alte» conferma Machetti. Ma dove investire questi soldi? I quartieri più prestigiosi di Albaro e Levante restano sempre un investimento sicuro, ma lì il mercato è già cresciuto molto e la redditività annua non supera, al momento, il 2-3%. Per ottenere un 5% annuo meglio guardare le zone adiacenti le sedi dell’università che garantiscono affitti facili da gestire. Si parte da Piazza delle erbe e dall’area del Museo di Sant’Agostino, dove sorge la facoltà di architettura, oppure dalle vie intorno a San Martino dove si trovano i corsi di medicina, matematica e ingegneria. Interessanti, secondo Machetti, anche le strade adiacenti alla stazione ferroviaria di Genova Brignole, fino a Marassi. «Sono già iniziati i lavori per la nuova stazione della metropolitana che consentiranno una rivalutazione a due cifre degli immobili della zona».
Maggiore attenzione deve essere invece rivolta agli acquisti in periferia dove la selezione deve essere più alta. «In zone come Sanpierdarena, nella parte più bassa vicino al mare, la redditività di un investimento immobiliare può raggiungere anche l’8% lordo, senza contare la rendita da affitto» dice Machetti. Buone opportunità anche nelle aree di Cordigliano e Certosa.
Da genovese senza macchina nè scooter, posso dire che le zone di maggior valore dovrebbero essere quelle servite dalla ferrovia, che a Genova funziona un pò come la metropolitana.
Nella sua dimensione, che si estende in lunghezza, raggiungere Nervi da Genova Voltri può diventare un’impresa titanica se non si prende il treno.