Pronti? Si riparte
Se il 2008 e il 2009 sono stati due anni neri per il mercato immobiliare, al rientro delle ferie i primi segnali di ripresa non sono mancati. Arrivano direttamente dagli Stati Uniti dove le vendite di case ad agosto sono aumentate del 3,2% per il sesto mese consecutivo. E con il dovuto ritardo, riguarderanno anche le nostre città.
Dunque meglio farsi trovare preparati e anticiparli, comprando entro la fine dell’anno a prezzi ribassati e sfruttando la possibilità di indebitarsi con mutui convenienti: l’Euribor a 3 mesi, l’indice di riferimento per il calcolo degli interessi dei finanziamenti a tasso variabile, il 22 settembre quotava solo 0,76%. Tanto che un recente studio di MutuiOnline dimostra che il mutuo batte l’affitto anche del 50% in termini di spesa mensile.
E gli italiani sembrano aver capito che il momento è quello giusto: stanno tornando nelle agenzie immobiliari, si informano, fissano appuntamenti. «Sul nostro portale www.casa.it da gennaio il traffico è aumentato del 61% e le richieste di acquisti e affitti sono cresciute del 30%» spiega Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it dove 12 mila agenzie pubblicano i loro annunci.
Del resto, i prezzi sono già scesi abbastanza e lo scoppio di una fantomatica bolla immobiliare non c’è stato. E non ci sarà. Secondo le rilevazioni di Scenari Immobiliari i prezzi delle case sono dimuiti in media del 6,5% nei primi sei mesi del 2009 rispetto ai primi sei mesi del 2008, oscillando dal -5,6% delle grandi città al -8,2% delle periferie. Per il 2010, invece, è previsto un assestamento medio del -2,5% ma le periferie continueranno a essere penalizzate (-5,3%, vedere tabella in alto a destra). «È una situazione figlia della crisi» dice Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi Tecnocasa. «A soffrire di più sono le famiglie di extracomunitari, i giovani e le fasce di popolazione meno abbienti».
Esattamente quelle che negli ultimi anni avevano avuto accesso al credito con i mutui al 100% e sostenuto la domanda di case fino a pesare per il 20% del mercato. «Oggi sono spariti» dice Enrico Quadri, consigliere delegato di Tree Finance «e a chiedere mutui sono persone dal reddito certo e cercano prodotti sicuri».
Il mercato, insomma, sta tornando a vivere una fase di normalità. Anche per questo è il momento di tornare a investire sul mattone. Con attenzione: puntare sul centro, negoziare il prezzo senza fretta e preferire case distanti non più di 100 metri da una fermata di una metropolitana e possibilmente con una certificazione energetica buona. Due requisiti che ne elevano il valore anche del 20%.
Speriamo che abbiano ragione tutti questi responsabili di area perchè dalle mie parti in Toscana (Firenze-Siena) non si batte chiodo !
Comunque sono ottimista anche io. Del resto la casa non è per tutti …