Nel 2009 crollo delle compravendite
L’ultima conferma del trend negativo registrato nel 2009 dal mercato immobiliare italiano è arrivata ieri dall’Agenzia delle Entrate: tra marzo e giugno, dice l’Osservatorio dell’ente governativo, sono state chiuse 361.844 operazioni di compravendita immobiliare tra abitazioni, uffici, spazi a uso commerciale e industriale, il 12,3% in meno rispetto a un anno prima. In particolare hanno perso quota le operazioni di acquisto e vendita di case (-12,9%) soprattutto al centro (-14,4%), con un calo relativamente minore al Nord (-12,7%) e al Sud (-12,3%) e con un’incidenza maggiore delle periferie rispetto ai centri città.
Risultato: le compravendite alla fine del 2009 saranno poco più di 600 mila, il 30% in meno rispetto al 2006 quando la crisi non era ancora scoppiata e si vendevano oltre 845 mila case all’anno. Ma la novità è un’altra.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, infatti, è la prima volta che i prezzi registrano il segno meno in un trimestre: -0,3% tra gennaio e marzo del 2009, un livello per fortuna contenuto grazie anche al basso tasso di inflazione. Ma c’è stato. E altri uffici studi di società di franchising immobiliare piuttosto che istituti di ricerca indipendenti, confermano che il 2009 si chiuderà con una flessione media dei prezzi del 10%, un allungamento dei tempi di vendita a sette mesi dai cinque di un anno fa, e uno sconto medio sul prezzo di definitivo del 15%.
La domanda tra gli operatori del settore è una: sono segnali di un mercato che ha toccato il fondo o di un mercato in forte crisi e che potrebbe ancora soffrire nel 2010?
per lo più sembrano protendere per la prima ipotesi.
L’ufficio studi di Ubh, per esempio, mette in evidenza come il 2009 sia stato il terzo anno consecutivo di un calo delle compravendite, un fenomeno che non si era mai registrato negli ultimi 25 anni. Ma andando a guardare bene come si è mosso il mercato in questi mesi, si può notare come tra marzo e giugno, per esempio, ci sia stata qualche compravendita in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno e come a partire da settembre si possa registrare una ripresa più significativa.
A partire dalla primavera del 2010, poi, e sempre che l’economia italiana riesca a rialzare la testa, si potrà assistere a una prima inversione di tendenza di prezzi ma soprattutto delle compravendite.
Per questo, sostengono in molti, sia arrivato il momento di guardarsi intorno e ricominciare a considerare l’ipotesi di investire nuovamente nel mattone. E sfruttare tutto il rialzo di un nuovo ciclo positivo di mercato che potrebbe prendere corpo in misura significativa a partire dal 2010.