Milano, il rimbalzo inizia da Porta Nuova
Se sotto le guglie del duomo di Milano i prezzi salgono vuol dire che presto lo stesso accadrà lungo tutta la penisola. E lo stesso accade se virano al ribasso. La capitale meneghina da sempre svolge il ruolo di bussola per l’immobiliare italiano, anticipando tendenze e cicli e mostrando in quale direzione andrà il mercato. Oggi, dopo una flessione del 10% delle compravendite che ha interessato l’ultimo anno, e prezzi in calo anche del 15%, Milano si sta preparando al rimbalzo. «La domanda è più attenta di prima, si informa di più, è consapevole che il momento è ancora difficile e dunque che è possibile negoziare di più sui prezzi finali e in molti iniziano a capire che è il momento di approfittarne» dice Alessandro Ghisolfi a capo dell’ufficio studi di Ubh, società che racchiude le reti franchising Gabetti, Grimaldi e Professione Casa.
Per chi vuole tornare a investire oggi e ha molta liquidità Ghisolfi consiglia di puntare sul centro città, dove i valori hanno tenuto nonostante l’ultima pesante crisi e in particolare sulle aree di Brera (in media 8.500 euro al metro quadrato) e di Magenta (media di 9.000 euro al metro quadrato) che al netto dell’inflazione sono rimaste stabili a differenza delle vie vicine a Sant’Ambrogio (-4,5% con prezzi medi intorno ai 6.500 euro al metro) dove le incertezze legate alle opere del parcheggio non ancora completato hanno frenato il mercato.
Per una famiglia con pretese minori, invece, Ghisolfi consiglia due zone su tutte. La prima è l’area che da Corso Sempione si spinge fino a piazza Firenze, considerata di livello medio alto, e che nei prossimi anni beneficerà sicuramente della riqualificazione dell’adiacente ex fiera di Milano, il progetto Citylife. Qui le case ora costano in media 4.500 euro al metro quadrato. La seconda èl’area di Porta Nuova-Garibaldi, oggi ancora cantiere a cielo aperto, che presenta interessanti potenzialità vista la completa riqualificazione in corso con aree verdi e residenze di medio e alto livello. «Restano sempre validi poi gli acquisti in Città studi e Bocconi, dove gli affitti sono garantiti dalla presenza degli studenti così come intorno al Tribunale. Meno nella zona della Bicocca dove molte delle infrastrutture promesse non sono ancora arrivate tanto che la zona costa come cinque anni fa: 3000 euro al metro quadrato» aggiunge Ghisolfi.
Scarse invece le potenzialità intorno alle aree più periferiche dove dovrebbe tenersi l’Expo2015. «La zona di Rho è già cresciuta molto con la costruzione della nuova Fiera di Milano» spiega Ghisolfi «e le case costano già almeno 3.000 euro al metro. Pensare che possano crescere ancora è eccessivo».
Secondo me i prezzi delle case su Milano dipendono anche da quante nuove costruzioni invendute ci sono nel quartiere. Se ce ne sono tante si abbassa il prezzo delle nuove costruzioni ma soprattuto quello delle case usate. Nel centro storico è quasi impossibile che ci siano nuove costruzioni e quindi le case usate tengono molto di più il prezzo, mentre le ristrutturate possono diventare inavvicinabili.