Le case verdi valgono il 20% in più
Tra le strade dei grandi e piccoli centri abitati dell’Alto Adige legno, truciolati, paglia, sughero, il calore della terra e del sole non sono più un’alternativa a cemento, malte, colle e petrolio.
Sono gli unici materiali e fonti energetiche utilizzabili in edilizia. Già dal 2005, infatti, la provincia di Bolzano ha introdotto l’obbligo della certificazione «Casaclima» per le nuove abitazioni e le ristrutturazioni. Un marchio di qualità emesso dall’omonima agenzia pubblico-privata che finora ha certificato più di 7 mila abitazioni dividendole in due categorie, A e B, in base ai litri di gasolio o ai metri cubi di gas per metro quadrato all’anno necessari ad alimentare la casa: da uno a massimo cinque (erano sette fino al 2006), rispetto ai 12/15 di una casa tradizionale. Tradotto in soldoni, significa che con una Casaclima B per riscaldare 100 metri di casa servono circa 300 euro l’anno contro i 1.200 di un’abitazione «tradizionale». Ma all’inizio bisogna essere disposti a spendere di più.
Quanto?
Anche il 20%, costi che in media bisogna assumersi per realizzare un’abitazione di questo tipo (tra i 1.200 e i 1.300 euro al metro quadrato per un modello base) che, pronte le fondamenta, viene realizzata in sole tre settimane. Ma se da una parte interviene lo Stato che con la Finanziaria 2008 ha stabilito che fino al 2010 (e con la Finanziaria 2009 probabilmente fino al 2012) si potrà detrarre, nella dichiarazione annuale dei redditi, il 55% di tutte le spese sostenute per risparmiare energia in casa, dall’altra in otto-dieci anni il risparmio energetico consente di ammortizzare la spesa iniziale. Senza contare che, in Alto Adige, chi realizza una Casaclima A e B, ottiene un «abbuono di cubatura» pari al 10% nel primo caso e al 5% nel secondo. Mettere il «cappotto» alla casa, coibentare con materiali naturali, realizzare impianti geotermici, sfruttare i pannelli solari per il calore ma anche per il fresco, sostituire porte e finestre e utilizzare il legno come materiale principale, è diventato un vero e proprio business che da Bolzano sta iniziando a interessare anche le città del sud Italia. Non è un caso che nel 2009, per la prima volta, la fiera dell’edilizia sostenibile Klimahouse (tra il 22 e il 25 gennaio ha richiamato a Bolzano 400 espositori e 37 mila visitatori) aprirà i battenti a Bastia Umbra, in Umbria, dove si stanno investendo già 1,5 miliardi di euro in edilizia sostenibile.