Costruire con il bollino verde Leed
Per l’Italia è una prima assoluta e sorgerà nella prima periferia di Torino, esattamente a Settimo Torinese. Sarà il primo capannone per la logistica a ottenere in Europa la certificazione Leed, Leadership in energy and environmental design.
Uno standard meno noto in Europa e in Italia, ma di casa negli Stati Uniti d’America. E Pro Logis, un gruppo di Denver (Colorado) lo ha portato in Italia introducendo anche nella logistica lo standard edilizio sviluppato in America dall’ente indipendente Green bulding council (www.gbcitalia.org). A mettere il «bollino verde» Leed anche sulle residenze, invece, ci hanno pensato gli imprenditori che stanno riqualificando l’area di Garibaldi-Repubblica a Milano. Tutto il complesso, infatti, sarà marchiato Leed. Ma di cosa si tratta?
Con il marchio Leed di fatto si certifica che un immobile è eco-compatibile, energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale assegnandogli un punteggio che va da 26 fino a 69 punti (certificazione base, argento, oro e platino) e calcolato su sei fattori che vengono monitorati non solo in sede di costruzione ma sin dalla progettazione: la sostenibilità delle aree di costruzione, l’efficienza della gestione delle acque, il tipo di fonti energetiche sfruttate, i materiali e le risorse utilizzati, la qualità degli ambienti interni, le tecniche di progettazione e innovazione applicate.
Bonifica del terreno, riciclo delle acque piovane, rivestimenti in legno certificato e uso di materiali eco-compatibili e riciclabili, parcheggi per auto elettriche, pannelli fotovoltaici esterni e lampade a basso consumo per l’illuminazione interna, sono solo alcune delle caratteristiche di queste costruzioni che costano in media tra il 5% (nel caso di un capannone) e il 15% (nel caso di un’abitazione) in più di quanto si sarebbe speso per immobili analoghi non certificati Leed.
Nel caso di Settimo Torinese, però, la certificazione incrementa da subito di almeno il 7% il valore del bene rispetto a un capannone tradizionale e per chi lo occupa il risparmio energetico varia tra il 20% e il 30%. E si tratta di benefici permanenti che, una volta ripagato l’investimento iniziale, continuano a generare valore consentendo in tre anni di ripagare l’investimento iniziale.
I costi maggiori di realizzazione di un immobile leed sono dovuti non solo a materiali utilizzati più moderni e dunque più costosi, ma anche al tempo maggiore che serve per costruirlo e ai numerosi controlli dei tecnici del Building council cui è sottoposto dal momento degli scavi dell’area fino alla posa dell’ultimo dettaglio. Proprio per questo lavoro impegnativo sono ancora in pochi a chiedere queste certificazioni: non basta avere i soldi per costruire, ma è necessaria anche la capacità di gestire tutto l’iter. Ma il futuro sarà questo e per capirlo basta guardare all’America dove molti grandi investitori investono solo in strutture certificate.